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Ucraina, Rutte: “La guerra può finire entro il 2025”. Russia: “E’ prematuro”. L’Ue: “Nessun segnale in questo senso”

Il segretario generale dell'Alleanza atlantica: "Ma Mosca continuerà a essere una minaccia a lungo termine". Ushakov, consigliere di Putin: "Alcuni espetti del piano Usa richiedono una seria discussione"
Ucraina, Rutte: “La guerra può finire entro il 2025”. Russia: “E’ prematuro”. L’Ue: “Nessun segnale in questo senso”
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E’ possibile che la guerra in Ucraina possa terminare entro la fine del 2025? “Certo“, ha risposto in un’intervista al Pais il segretario generale della Nato Mark Rutte. Il rappresentante degli Stati che fanno parte del Patto atlantico ha affermato che desidera “fare tutto il possibile” per aiutare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a “rendere realtà” la pace. “Condivido pienamente la visione di Trump: questa carneficina deve finire”, ha affermato.

“E’ sempre difficile fare previsioni, ma spero davvero che la pace arrivi presto”, ha aggiunto Rutte, sottolineando che “naturalmente, dopo i colloqui di Ginevra ci dovranno essere altri incontri e dovrà esserci un dibattito separato, in parallelo, con l’Ue e la Nato su alcune questioni”. “E non siamo ancora a quel punto”, ha ammesso. Rispetto al piano di pace Usa, Rutte ha affermato che “costituisce una buona base per le discussioni”, ma “la proposta contiene elementi solidi e altri che necessitano di ulteriore lavoro e dialogo. Questo è ciò che l’Ucraina e gli Stati Uniti stanno facendo in questo momento”.

In ogni caso per la Nato e per gli europei Mosca “continuerà a essere una minaccia a lungo termine“, anche se si dovesse raggiungere un accordo di pace con l’Ucraina, ha aggiunto il segretario generale della Nato. “Se un presidente russo è disposto a sacrificare un milione di persone del proprio popolo per questa fallacia di correggere la storia, dobbiamo essere preparati. Ecco perché dobbiamo spendere molto di più per la nostra difesa”

La Russia non condivide l’ottimismo di Rutte sulla prossima fine del conflitto. “Aspettate ancora, è prematuro parlarne“, ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto ai giornalisti che chiedevano se sia alle viste un accordo. D’altronde l’ultima proposta in 19 punti emersa dalle trattative in corso tra Kiev e Washington non sembra soddisfare Mosca. “Ci piacerebbe”, ha detto parlando alla televisione russa il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov , secondo cui “alcuni aspetti” delle proposte di Trump “possono essere considerati positivamente, ma molti richiedono una seria discussione tra gli esperti”, che non c’è ancora stata. Ushakov ha aggiuto che Mosca ha ricevuto, solo in via non ufficiale, “diverse versioni” del piano, “alcune delle quali possono anche confondere”. In questo quadro in cui Washington tratta da un lato con Kiev e dall’altro con Mosca, “gli europei si intromettono in tutte queste questioni, cosa del tutto inutile, a mio avviso”.

Ushakov ha definito inoltre “inaccettabilile fughe di notizie su una sua conversazione telefonica con Steve Witkoff, dopo la pubblicazione della trascrizione diffusa dall’agenzia Bloomberg. Il consigliere ha spiegato che ne discuterà al telefono con l’inviato speciale Usa, prima dell’arrivo previsto di quest’ultimo a Mosca la settimana prossima per colloqui con il presidente Vladimir Putin.

Neanche Bruxelles giudica realisti che parole di Rutte. “Al momento non abbiamo alcuna indicazione che la Russia voglia la pace – detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas -. I bombardamenti indiscriminati continuano. Se ci sarà un cessate il fuoco, potranno esserci i negoziati di pace”.

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