Il mondo FQ

Migranti, il governo allarga (ancora) le maglie del decreto Flussi: gli oriundi potranno tornare e lavorare in Italia

Un decreto del ministero degli Esteri consente il rientro legale dei discendenti di cittadini italiani in sette Paesi tra cui Stati Uniti, Canada e Australia
Migranti, il governo allarga (ancora) le maglie del decreto Flussi: gli oriundi potranno tornare e lavorare in Italia
Icona dei commenti Commenti

Non bastano i 500 mila ingressi in tre anni, ora il governo vuole favorire il rientro dei discendenti di cittadini italiani in America e Sudamerica. Così ieri è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto del ministero degli Esteri che, d’accordo con Interno e Lavoro, allarga ancora di più le maglie del decreto Flussi inserendo la possibilità di far entrare legalmente i discendenti dei cittadini italiani che vivono all’estero. Il decreto inserisce una deroga per i discendenti provenienti da sette Paesi: Argentina, Brasile, Stati Uniti, Australia, Canada, Venezuela e Uruguay.

La decisione di consentire la deroga è legata al fatto che in questi Stati, al 31 dicembre 2024, risiedono più di 100 mila cittadini italiani iscritti all’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero (Aire) frutto di un fenomeno di emigrazione di lunga data: Argentina (989 mila), Brasile (682), Stati Uniti (241), Australia (166), Canada (148), Venezuela (116) e Uruguay (115). Restano escluse, invece, Sudafrica, Messico, Perù e Cile.

L’obiettivo, si legge nel decreto, è “favorire l’immigrazione di ritorno dei discendenti di cittadini italiani” e per questo la Farnesina dà la possibilità di entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato a questi cittadini al di fuori delle quote annuali e triennali previste dal decreto flussi approvato in estate dal governo.

L’allargamento delle maglie del decreto flussi era stato richiesto dalle comunità dei cittadini italiani all’estero di cui si era fatto portavoce il gruppo parlamentare Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero). Ma il rapporto tra i cosiddetti “oriundi” e il governo Meloni non è stato facile negli ultimi mesi: a maggio è stato provato un decreto legge che rende più difficile ottenere la cittadinanza per i discendenti di terzo o quarto grado di cittadini italiani. La decisione aveva provocato uno scontro in maggioranza con la Lega che si era detta contraria, per poi votare il decreto lo stesso in Consiglio dei ministri.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione