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Pensione più alta a dicembre: tredicesima, rivalutazione e bonus extra in arrivo. Ecco cosa aspettarsi

A quanti abbiano trattamenti pari al minimo e rispettino i limiti reddituali spetta il bonus da 154,94 euro. Al compimento dei 64 anni di età e con un reddito inferiore a 15.688 euro spetta si riceve poi la quattordicesima
Pensione più alta a dicembre: tredicesima, rivalutazione e bonus extra in arrivo. Ecco cosa aspettarsi
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Dicembre si avvicina. E con lui è in arrivo una delle mensilità più attese da chi percepisce una pensione: un cedolino ricco, nel quale confluiscono la tredicesima, il bonus quattordicesima (se spetta) e la rivalutazione degli importi erogati nel corso dell’anno.

Come ogni anno, l’ultimo mese si porta dietro una delle mensilità più alte per i pensionati: le voci più attese sono indubbiamente quelle relative alle rivalutazione previste per il 2025 – pari ad un +0,8% – e salvo conguagli fiscali previsti per legge non ci saranno trattenute aggiuntive.

Pensioni, la rivalutazione di fine anno

Per il 2025 la rivalutazione delle pensioni è stata fissata allo 0,8%: l’aliquota si basa sull’indice provvisorio dell’inflazione. Gli aumenti, però, non sono uguali per tutti, variano sulla base delle fasce di reddito di ogni pensionato. Per chi riceve un assegno previdenziale fino a quattro volte il minimo Inps – stiamo parlando di una pensione mensile pari a 2.394 euro – la rivalutazione è piena. Scende al 90% per quanti percepiscono tra quattro e cinque volte il minimo e al 75% per chi va oltre questa soglia.

A quanti stanno percependo i trattamenti minimi è stato riconosciuto un incremento aggiuntivo del 2,2%. Significa che chi percepisce una pensione pari a 1.000 euro al mese, riceverà un aumento di 8 euro e quanti ricevono 2.000 euro al mese di 16 euro. Per importi superiori a 3.000 l’aumento è compreso tra 20 e 25 euro lordi.

Quali potrebbero essere le perequazioni nel 2026

Secondo le prime indicazioni sembrerebbe che la rivalutazione automatica degli assegni per il 2026 possa portare ad un aumento compreso tra l’1,4% e il 2%, rimanendo sostanzialmente in linea con l’andamento dei prezzi al consumo che sono stati rilevati nel corso dei primi mesi del 2025.

Le percentuali verranno confermate dall’Inps non appena verrà pubblicato il decreto Mef che incamera i dati ufficiali Istat. Attraverso il documento verranno anche definite le fasce di applicazione per gli assegni più elevati sulla base delle indicazioni che arriveranno dalla legge di Bilancio 2026. Con il cedolino di gennaio 2026 verrà applicato in modo automatico l’adeguamento.

La tredicesima ed i bonus di fine anno

A dicembre tutti i pensionati Inps riceveranno la tredicesima, che è pari ad una mensilità della pensione o proporzionale ai mesi di percezione del 2025 (l’importo erogato è al netto delle varie detrazioni per lavoro dipendente o assimilato e per i carichi di famiglia).

La tredicesima è soggetta alla tassazione Irpef ordinaria, ma non saranno applicate le addizionali regionali e comunali. Ai fini fiscali contribuisce a determinare il reddito complessivo del contribuente.

Anche per il 2025 è stato confermato il bonus da 154,94 euro – introdotto nel 2001 – per quanti abbiano dei trattamenti pari al minimo e rispettino una serie di limiti reddituali.

Ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età con un reddito inferiore a 15.688 euro spetta anche la quattordicesima, il cui importo varia a seconda degli anni di contribuzione. Gli importi dovrebbero oscillare tra 437 e 655 euro.

Conguagli e trattenute di dicembre

Non sono previsti conguagli di perequazione nel corso del mese di dicembre: l’indice provvisorio è stato applicato definitivamente. Generalmente i conguagli Irpef si concludono nel corso del mese di novembre. Questo significa che a dicembre l’importo della pensione si potrà solo alzare.

A partire dal 21 novembre 2025 il cedolino della pensione Inps è disponibile sul portale dell’istituto. L’accredito dell’assegno previdenziale, invece, avverrà il 1° dicembre, ossia il primo giorno bancabile del prossimo mese.

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