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Polonia, danneggiata da una esplosione la ferrovia al confine con l’Ucraina. Il premier Tusk: “Atto di sabotaggio senza precedenti”

La tratta è fondamentale per far giungere aiuti all'alleato di Kiev. Il capo di Stato maggiore, generale Wiesław Kukuła: "L'avversario ha iniziato i preparativi per la guerra"
Polonia, danneggiata da una esplosione la ferrovia al confine con l’Ucraina. Il premier Tusk: “Atto di sabotaggio senza precedenti”
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“Far saltare in aria i binari della tratta Varsavia-Lublino è un atto di sabotaggio senza precedenti che colpisce direttamente la sicurezza dello Stato polacco e dei suoi civili. Questa tratta è di fondamentale importanza anche per la consegna degli aiuti all’Ucraina. Prenderemo i responsabili, chiunque essi siano”. Il primo ministro Donald Tusk ha fatto un sopralluogo stamane lungo la tratta ferroviaria danneggiata da una esplosione, avvenuta vicino al villaggio di Mika, a 130 chilometri dal confine tra Polonia e Ucraina. C’è anche un secondo tratto di binari divelti, su cui le autorità polacche hanno avviato una ispezione. Il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha confermato che l’esercito sta svolgendo perlustrazioni lungo 120 chilometri della linea Varsavia-Lublino-Hrubieszów, che collega la capitale polacca all’Ucraina. La procura nazionale polacca ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sui danni causati alla ferrovia, definendo l’evento come “un sabotaggio a carattere terroristico commesso per conto di un’organizzazione straniera”.

Il capo di Stato maggiore, generale Wiesław Kukuła ritiene che “l’avversario ha iniziato i preparativi per la guerra. Sta creando un ambiente che mira a minare la fiducia del pubblico nel governo e in istituzioni come le forze armate e la polizia. L’obiettivo è creare condizioni favorevoli a una potenziale aggressione sul territorio polacco”. Sebbene non vi siano stati feriti, l’episodio, avvenuto domenica mattina, fornisce alla Polonia una ennesima prova sul fatto di essere al centro di una “guerra ibrida” mossa dalla Russia, e motivata dal supporto di Varsavia a Kiev dopo quattro anni di guerra, iniziati nel febbraio 2022 con l’invasione delle truppe di Mosca. Dallo scorso settembre la Polonia è in stato di allerta, dopo aver segnalato che uno sciame di droni era entrato nel proprio spazio aereo dalla Bielorussia. Anche in questo caso c’è stato un rimpallo di responsabilità: il governo di Tusk ha accusato Mosca dicendo che quei velivoli erano suoi, il Cremlino ha negato.

I servizi di sicurezza polacchi però hanno portato a termine arresti; il mese scorso, due cittadini ucraini sono finiti in manette con l’accusa di spionaggio per conto di un servizio di intelligence straniero e un rifugiato bielorusso è stato accusato di essere un agente russo. Agli inizi del maggio scorso un incendio ha danneggiato il più grande centro commerciale di Varsavia; in quell’occasione Tusk dichiarò: “Sappiamo con certezza che il grande incendio del centro commerciale Marywilska è stato causato da una azione dolosa ordinata dai servizi segreti russi. Alcuni degli autori sono già stati arrestati, altri sono stati identificati e vengono ricercati. Vi prenderemo tutti!”. E a proposito di ferrovie, nella notte tra il 2 e il 3 settembre un vagone vuoto – utilizzato per il trasporto di carbone – è stato sganciato dal convoglio e posizionato sulla linea ferroviaria Katowice-Katowice Ligota. L’incidente ha paralizzato il traffico ferroviario per diverse ore. Gli investigatori sono giunti alla conclusione che il vagone era stato manovrato con un intervento umano, dato che gli accoppiatori a vite erano fissati elettronicamente e non potevano sganciarsi in modo accidentale all’insaputa del macchinista.

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