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Ricostruzione di Gaza, Kallas risponde a Tridico sulla domanda che fece licenziare il giornalista Nunziati: “Israele dovrebbe ripagare i danni”

L'europarlamentare dei 5 Stelle ha fatto alla Commissione la domanda che portò all'allontanamento del reporter dall'Agenzia Nova. Nei giorni scorsi i giornalisti a Bruxelles avevano continuato a riproporla in solidarietà col collega, senza ricevere risposta
Ricostruzione di Gaza, Kallas risponde a Tridico sulla domanda che fece licenziare il giornalista Nunziati: “Israele dovrebbe ripagare i danni”
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“Il principio fondamentale della legge prevede che chi causa il danno debba anche ripagarlo”. È trascorso circa un mese dalla domanda sulle responsabilità di Israele nella ricostruzione di Gaza costata il licenziamento al giornalista di Agenzia Nova, Gabriele Nunziati. Giorni nel corso dei quali i suoi colleghi a Bruxelles hanno riproposto per solidarietà la stessa domanda alla Commissione europea, con Palazzo Berlaymont che ha sempre evitato di fornire una risposta. Lunedì è l’Alto rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, che, di fronte alla stessa domanda dell’eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, ha finalmente fornito una risposta. “Si è stabilito che la Russia debba ripagare i danni della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina – ha detto il politico pentastellato – Allora le chiedo se esista un piano affinché Israele paghi per la distruzione a Gaza”. L’ex premier estone, questa volta, non si è nascosta dietro un ‘no comment’ o risposte evasive: “Non abbiamo avuto accesso a Gaza e quindi non abbiamo una stima dei danni – ha spiegato – Posso dire che il principio fondamentale della legge prevede che chi causa il danno debba anche ripagarlo”.

La domanda di Tridico ricalca, come detto, quella di Nunziati, il giornalista italiano da poco assunto da Nova che nel corso del consueto midday briefing al Berlaymont aveva chiesto conto alla portavoce della Commissione, Paula Pinho, che aveva glissato: “La sua è una domanda molto interessante che però non vorrei commentare in questo momento”. Pochi giorni dopo, Nunziati aveva appreso che quella domanda gli era costata il posto di lavoro.

Da quel momento, i colleghi a Bruxelles hanno deciso di dare la loro solidarietà al giornalista riproponendo continuamente la stessa domanda alla Commissione durante la conferenza stampa di mezzogiorno. La risposta, però, non è mai arrivata. Fino ad ora. “L’Alto rappresentante Kaja Kallas, in risposta alla mia domanda se Israele debba pagare la ricostruzione a Gaza, ha ricordato che il diritto internazionale prevede che chi causa il danno debba pagare anche i risarcimenti – ha poi commentato lo stesso Tridico – Le parole pronunciate durante una audizione nella Commissione per il controllo dei Bilanci del Parlamento europeo sono molto significative e restituiscono giustizia anche al giornalista Gabriele Nunziati, la cui stessa domanda rivolta alla portavoce della Commissione europea gli aveva provocato il licenziamento dall’agenzia di stampa presso la quale lavorava. Durante l’audizione, Kallas ha affermato inoltre che non è ancora possibile quantificare i danni causati dall’esercito israeliano a Gaza perché il personale dell’Ue non è stato ancora autorizzato ad accedervi. L’UE adesso sia coerente con queste affermazioni visto che finora è stato fatto troppo poco per fare giustizia delle oltre 70mila vittime”.

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