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Armi all’Ucraina, Crosetto risponde a Salvini: il 2 dicembre presenta il nuovo pacchetto al Copasir

Dopo l'opposizione del leader della Lega, il governo prepara i nuovi aiuti militari: è il 12esimo provvedimento del genere. Tra due settimane il decreto secretato sarà illustrato al Comitato parlamentare
Armi all’Ucraina, Crosetto risponde a Salvini: il 2 dicembre presenta il nuovo pacchetto al Copasir
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Dopo le dichiarazioni contrarie del leader della Lega, Matteo Salvini, ecco la risposta del governo di Giorgia Meloni: il 2 dicembre il ministro della Difesa, Guido Crosetto, presenterà al Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) il 12° pacchetto di armi all’Ucraina. Il decreto interministeriale – come tutti quelli precedenti – sarà secretato.

L’annuncio era arrivato nei giorni scorsi da parte del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a cui però fonti del Comitato avevano risposto di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione da parte del collega della Difesa Crosetto. Nelle ultime ore quest’ultimo ha chiesto la disponibilità del Copasir ed è stato deciso di discutere il nuovo pacchetto martedì 2 dicembre.

Il decreto interministeriale – firmato da Difesa, Esteri ed Economia – viene solo presentato di fronte al Copasir che può avere accesso alla lista degli aiuti militari che l’Italia invia all’Ucraina, ma senza una votazione. Non c’è, dunque, la possibilità che la Lega possa opporsi all’invio di nuovi armi all’Ucraina.

Nei giorni scorsi, però, il leader del Carroccio Matteo Salvini aveva mostrato tutta la sua contrarietà ai nuovi aiuti all’Ucraina: “Stanno emergendo gli scandali, coinvolgono il governo ucraino, quindi non vorrei che con i soldi di lavoratori e pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione. Non penso che l’invio di altre armi risolverà il problema, pensare che mandare armi a Kiev significa che l’Ucraina possa riconquistare i terreni perduti è ingenuo, quanto meno”. “Non giudico un Paese per due corrotti”, aveva replicato il ministro della Difesa. L’opposizione a nuovi aiuti a Kiev aveva anche contribuito a rinviare la missione di Crosetto a Washington prevista per venerdì scorso per discutere del meccanismo Purl, l’acquisto di armi statunitensi per l’Ucraina.

Se la Lega deciderà di opporsi realmente ai nuovi invii di aiuti militari a Kiev, lo si vedrà a inizio 2026 quando in Parlamento arriverà il decreto che proroga per tutto l’anno prossimo la possibilità di mandare nuove armi, cioè la cornice legislativa che permette di presentare i pacchetti al Copasir senza passare nuovamente dal Parlamento. La linea di Palazzo Chigi è che il sostegno all’Ucraina resta immutato. Lunedì pomeriggio se ne parlerà al Consiglio Supremo di Difesa.

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