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Meno incidenti stradali e morti (-6,8%) nei primi 6 mesi del 2025: “Ma l’Italia è ancora lontana dagli obbiettivi Ue”

Il rapporto semestrale Aci-Istat: rispetto al 2024 le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), ma si riducono sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%)
Meno incidenti stradali e morti (-6,8%) nei primi 6 mesi del 2025: “Ma l’Italia è ancora lontana dagli obbiettivi Ue”
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Sono 1.310 le vittime in incidenti stradali nei primi sei mesi del 2025, in diminuzione del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 quando nelle strade italiane hanno perso la vita 1.406 persone, quindi quasi 100 in meno. È quanto viene fuori dalle stime preliminari del rapporto semestrale Aci-Istat che ha analizzato i dati da gennaio a giugno. Numeri il leggero miglioramento, ma ancora troppo alti e molto lontani dagli obiettivi del programma “Road Safety Policy Framework 2021-2030” dalla Commissione Europea che fissa come traguardo la riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030: “La diminuzione delle vittime registrata nel primo semestre del 2025 rappresenta un progresso verso il raggiungimento degli obiettivi europei, sebbene il percorso da compiere resti ancora impegnativo“, si legge nel rapporto.

Oltre alle vittime diminuiscono (ma in maniera meno consistente) il numero di incidenti stradali con lesioni a persone (82.344; -1,3%) e quello dei feriti (111.090; -1,2%). Peggiora rispetto lo scorso anno invece il numero delle vittime sulle autostrade (+4,4%), mentre diminuiscono i morti sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%). Dai dati si evince che gli incidenti avvengono con maggior frequenza proprio sulle strade cittadine (73,3%), mentre il maggior numero di vittime si registra sulle strade extraurbane (49,1%). Sulle autostrade, invece, si registrano il 5,4% degli incidenti e l’8,3% dei decessi. A differenza dei dati pubblicati mensilmente dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il rapporto Aci-Istat non tiene conto solo dei provvisori rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri, ma anche quelli delle Polizie Locali di 198 Comuni.

Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 – anno di riferimento del programma dalla Commissione Ue – si registra così un calo contenuto degli incidenti stradali (-1,5%) e dei feriti (-5,0%) e una riduzione dei decessi del 14,6%. Ancora troppo poco. “La riduzione delle vittime nel primo semestre del 2025, rispetto allo stesso trimestre 2019, mostra un progresso che negli ultimi anni è stato debole, confermando la necessità di intensificare le azioni per conseguire l’obiettivo europeo del dimezzamento delle vittime entro il 2030″, viene sottolineato nel rapporto. Il tasso di mortalità stradale in Italia è 51,4 morti per milione di abitanti (dati 2024), un valore 6,6 punti rispetto alla media europea. Dato che pone l’Italia al diciannovesimo posto della graduatoria del 27 Paesi Ue.

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