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Ucraina, “una tangente di 20mila dollari è stata consegnata all’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione”

Lo ha reso noto Anastasia Radina, presidente del Comitato anticorruzione del Parlamento, citando materiale dell'inchiesta. L'ente in questione, la Nacp, è per molti versi assimilabile alla nostra Anac
Ucraina, “una tangente di 20mila dollari è stata consegnata all’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione”
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L’inchiesta “Midas” sulle tangenti negli appalti dell’energia che si sta abbattendo sul governo ucraino potrebbe arrivare fino alla Nacp, l’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione. A indicare che una parte delle indagini condotte dalla Nabu (Autorità Nazionale Anticorruzione) e dal Sapo (Procura Specializzata Anticorruzione) puntino in quella direzione è stata Anastasia Radina, presidente del Comitato per la politica anticorruzione del Parlamento di Kiev.

“I filmati della Nabu – ha scritto l’esponente di “Servitore del Popolo”, il partito fondato dal presidente Volodymyr Zelensky – mostrano che nel maggio 2025 ‘Tenor’, ovvero secondo i media il capo della divisione sicurezza di Energoatom Dmitro Basov, avrebbe consegnato una tangente di 20 mila dollari alla Nacp. Secondo le mie informazioni, la Nacp ha chiesto informazioni alla Nabu al riguardo”. Per questo motivo, annuncia Radina, “insieme ai miei colleghi sto registrando un disegno di legge che prevede una verifica indipendente urgente dell’operato della Nacp. In realtà, questa verifica avrebbe dovuto iniziare già in estate. Ciò non è avvenuto perché il ministero della Giustizia (sorpresa, vero?) e la Nacp l’hanno di fatto bloccata“. La “sorpresa” di cui parla Radina si riferisce in particolare a Herman Galushchenko, ministro della Giustizia indagato nell’inchiesta e oggi costretto alle dimissioni da Zelensky.

Nelle scorse ore la Nacp, organismo per molti versi assimilabile alla nostra Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), ha reso noto di aver avviato un audit interno. “A seguito del clamore suscitato dai materiali resi pubblici dalla Nabu – si legge in una nota pubblicata su Telegram -, comunichiamo che il 10 novembre 2025 è stata avviata un’indagine interna ed è stata inviata una richiesta ufficiale alla Nabu per ottenere informazioni a riguardo”. “La Nacp conferma la sua disponibilità a collaborare al massimo con le autorità, i media, le forze dell’ordine e altre parti, e allo stesso tempo attende che la NABU risponda alla richiesta inviata”.

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