Torna sotto i riflettori televisivi Rocco Casalino, ex portavoce di Giuseppe Conte e storico stratega della comunicazione del M5s. Dopo aver annunciato di abbandonare il suo ruolo nella comunicazione del M5S per dedicarsi all’attività giornalistica, Casalino è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, dove innanzitutto rivendica la solidità del Movimento e del campo largo: “Io sono convintissimo che il M5s abbia ottime possibilità di crescita e che il centrosinistra, il campo progressista, possa persino vincere le prossime elezioni. Credo che Conte sia la persona in assoluto più sottovalutata in politica. A Palazzo Chigi si pensava non fosse in grado di fare il premier, secondo me è stato un ottimo presidente del Consiglio. Io non lo sottovaluterei affatto Conte. Sono convinto che il Movimento crescerà molto grazie alla sua guida”.
La conduttrice Lilli Gruber gli chiede lumi sulle strategie comunicative della premier: “Tu conosci bene i meccanismi della comunicazione dentro Palazzo Chigi: la Meloni è sicuramente molto abile, anche nel fare propaganda. Eppure l’ultima conferenza stampa l’abbiamo vista il 9 gennaio scorso. Perché non si confronta mai con la libera stampa? Che cosa teme?”
Casalino respinge l’idea della paura del confronto coi giornalisti: “La Meloni non ha paura delle domande. È una politica abilissima, è da troppi anni in politica per temere il confronto. È una tecnica precisa. Se hai una notizia scomoda, come quella sul Pil che oggi è 0,0% e nello scorso trimestre era -0,1%, e non ti presenti alle conferenze stampa, eviti le domande e impedisci alla notizia di crescere. Una notizia ha bisogno di essere rilanciata, commentata, dibattuta per diventare virale. Se nessuno la alimenta, si spegne”.
Secondo Casalino, questa è la chiave del consenso della premier: “Lei blocca volontariamente moltissime notizie negative e in questo modo detta lei l’agenda. Poi fa continuamente dichiarazioni o amplifica gli errori dell’opposizione, come quello sulla patrimoniale, costruendo su quello un nuovo titolo di mainstream. Meloni è molto brava – aggiunge – perché nonostante un Paese in grande difficoltà, riesce a mantenere il 31% di consenso. Usa tecniche precise e credo che dietro ci sia qualcuno che le studia”.
Alla domanda di Gruber su chi elabori queste strategie, Casalino risponde: “Secondo me c’è Fazzolari, il suo sottosegretario e braccio destro. Mi pare molto bravo in questo”.
Poi allarga il ragionamento: “Meloni ha goduto di due anni in cui si è parlato quasi solo di politica internazionale. La politica estera avvantaggia sempre chi è a Palazzo Chigi, perché conferisce autorevolezza e visibilità. E in questo periodo i media si sono concentrati sul genocidio in Palestina e sulle crisi globali. Nel frattempo, non si è discusso dei problemi interni, che sono enormi: salari bassi, sanità in difficoltà, tempi infiniti della giustizia, caro vita. I salari sono diminuiti del 9% in pochi anni“.
E avverte: “C’è l’astensione, che è un allarme democratico. Si parla del successo della Meloni, ma bisognerebbe guardare anche quanti italiani non vanno più a votare”.
Casalino invita il campo progressista a rimettere al centro le questioni economiche e sociali: “Il centrosinistra deve concentrarsi sui problemi reali delle persone. Lo 0% di crescita è un dato drammatico. Se non riesci a far crescere la ricchezza del Paese, il giudizio non può che essere negativo. E questo accade nonostante i 210 miliardi del PNRR portati da Conte. Senza quelle risorse saremmo in recessione piena”.
E rincara: “Il governo finge di tagliare le tasse, ma abbiamo il record di pressione fiscale. Dire che le entrate aumentano perché c’è più lavoro è una balla colossale e ridicola: la pressione fiscale dipende dal Pil. Se la ricchezza non cresce, significa solo che il carico sui cittadini è più pesante”.
Infine, l’ex portavoce di Conte lancia un messaggio politico: “Se si comincia ad attaccare Meloni sui problemi interni, la si può indebolire seriamente. Quando l’attenzione del centrosinistra tornerà sulla realtà quotidiana, la premier sarà più in difficoltà”.