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Ue indaga Deutsche Börse e Nasdaq. I due colossi sospettati di un cartello sui derivati nel mercato unico

L’indagine verificherà se la società di Francoforte, che gestisce il mercato azionario tedesco, e quella di New York, che gestisce mercati azionari e dei derivati in Europa e negli Stati Uniti, si siano accordate per non competere

La Commissione europea ha avviato un’indagine antitrust formale per verificare se i colossi Deutsche Börse e Nasdaq abbiano violato le regole della concorrenza europea mettendosi d’accordo sulle strategie di quotazione, negoziazione e compensazione dei derivati finanziari sullo Spazio economico europeo (See). Strumenti finanziari come futures o opzioni, il cui valore dipende da un altro bene (azioni, valute, tassi, materie prime), usati da banche e investitori per coprirsi dai rischi o speculare sui movimenti dei prezzi. L’indagine servirà a verificare “se abbiano agito in collusione per evitare di competere”, ha segnalato la vicepresidente della Commissione Ue Teresa Ribera (foto), sottolineando che “una concorrenza leale è essenziale per il buon funzionamento dell’Unione dei mercati dei capitali, pilastro dell’innovazione, della stabilità finanziaria e della crescita in Europa”.

L’indagine avviata da Bruxelles si concentrerà sul sospetto che Deutsche Börse, la società di Francoforte che gestisce il mercato azionario tedesco, e il Nasdaq di New York, che gestisce mercati azionari e dei derivati in Europa e negli Stati Uniti, abbiano raggiunto accordi o pratiche concordate per non competere nello Spazio economico europeo sui derivati. Un comportamento che potrebbe violare le regole Ue contro i cartelli e le pratiche commerciali restrittive previste dall’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dall’articolo 53 dell’Accordo See. Secondo la Commissione, le due società potrebbero essersi suddivise la domanda, coordinate sui prezzi o scambiate informazioni sensibili di tipo commerciale, con il rischio di frammentare il mercato e incidere su prezzi, qualità dei servizi e corretto funzionamento del mercato unico.

L’inchiesta, viene precisato, sarà condotta con priorità e non pregiudica l’esito finale. Rientra negli sforzi della Commissione per garantire un mercato finanziario equo, competitivo e pienamente integrato nell’ambito dell’Unione dei mercati dei capitali, “a beneficio di investitori, imprese e consumatori”. Ispezioni a sorpresa nei due gruppi erano state effettuate nel settembre 2024, nell’ambito di un’indagine d’iniziativa della Commissione sul settore dei derivati. Deutsche Börse controlla, tra l’altro, la piattaforma Eurex, la più grande borsa di derivati dell’Area economica europea, dove vengono negoziati contratti standardizzati tra controparti finanziarie. C’è un “dialogo costruttivo” con la Commissione Ue, ha affermato Deutsche Börse dopo l’avvio della procedura che, spiega la società, “è ancora in una fase iniziale”. Se l’indagine dovesse rivelare violazioni delle norme antitrust della’Unione, per le due società potrebbero scattare multe sostanziose calcolate sull’intero fatturato mondiale.