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Youtube cancella 700 video e tre account di organizzazioni per i diritti umani palestinesi: “C’erano anche inchieste sui crimini di Israele”

La piattaforma ha confermato di aver rimosso le pagine in risposta alle sanzioni imposte dall'amministrazione Trump
Youtube cancella 700 video e tre account di organizzazioni per i diritti umani palestinesi: “C’erano anche inchieste sui crimini di Israele”
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Oltre 700 video cancellati e tre account chiusi. Secondo un articolo del sito americano The Intercept, Youtube ha eliminato le pagine di alcune importanti organizzazioni palestinesi per i diritti umani, oscurando così centinaia di contenuti che riguardavano gli attacchi dell’esercito israeliano a Gaza, le uccisioni e le demolizioni in Cisgiordania. Si tratta dell’ong Al-Haq, del Palestinian Centre for Human Rights e dell’Al Mezan Center for Human Rights.

La rimozione degli account è avvenuta senza preavviso il 3 ottobre per Al-Haq e il 7 ottobre per Al-Mezan. Ed è stata confermata dalla stessa YouTube, che a The Intercept ha spiegato di averlo fatto per rispettare le leggi in materia di sanzioni. A settembre infatti l’amministrazione Trump aveva imposto sanzioni contro le tre organizzazioni per il loro contributo al procedimento della Corte penale internazionale contro Israele. “Google si impegna a rispettare le sanzioni applicabili e le leggi sulla conformità commerciale”, ha affermato il portavoce di YouTube, Boot Bullwinkle, in una nota pubblicata dal sito.

Il risultato è la sparizione dalla piattaforma di video più seguita al mondo di ore e ore di filmati di denuncia, con immagini, analisi, interviste e testimonianze della popolazione palestinese. Tra questi un’inchiesta sul ruolo di Israele nell’uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh, un’altra sulla distruzione sistematica delle case in Cisgiordania, un’altra ancora sulle torture dei detenuti palestinesi nelle carceri di Tel Aviv e un documentario sulle madri di Gaza. Tutto materiale oscurato e ora visibile in parte solo su Wayback Internet Archive e su Facebook.

A Intercept il portavoce di Al-Haq ha definito la decisione di Youtube “una grave violazione di principio e un’allarmante battuta d’arresto per i diritti umani e la libertà di espressione. Le sanzioni statunitensi vengono utilizzate per paralizzare il lavoro di accertamento delle responsabilità in Palestina e mettere a tacere le voci e le vittime palestinesi, e questo ha un effetto a catena su tali piattaforme che agiscono a loro volta in base a tali misure per mettere ulteriormente a tacere le voci palestinesi”.

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