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Relatività generale e Meccanica quantistica, lo studio: “Connessione di fondo più profonda”

Marco Matone dell’Università di Padova e Nikolaos Dimakis dell’Universidad de la Frontera di Temuco in Cile hanno trovato delle corrispondenze matematiche tra le equazioni che sono alla base delle due teorie, aprendo così alla prospettiva di una tanto cercata unificazione.
Relatività generale e Meccanica quantistica, lo studio: “Connessione di fondo più profonda”
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“Una connessione di fondo più profonda tra Relatività Generale e Meccanica Quantistica” con un indicazione di “un quadro unificato”. Si è aperto un ponte tra le due fondamentali teorie fisiche che descrivono l’universo e la sua evoluzione, finora inconciliabili tra loro: la relatività generale di Einstein, che descrive il comportamento dello spazio e del tempo su grandissima scala, e la meccanica quantistica, che riguarda invece i fenomeni dell’infinitamente piccolo. Grazie a un approccio del tutto originale, lo studio pubblicato sulla rivista The European Physical Journal C effettuato da Marco Matone dell’Università di Padova e Nikolaos Dimakis dell’Universidad de la Frontera di Temuco in Cile, ha trovato delle corrispondenze matematiche tra le equazioni che sono alla base delle due teorie, aprendo così alla prospettiva di una tanto cercata unificazione.

“È ampiamente riconosciuto che i domini del mondo fisico governati dalla gravità e quelli governati dai processi quantistici sono difficili da conciliare. La Relatività Generale – scrivono gli autori nello studio – è una teoria altamente non lineare, mentre la Meccanica Quantistica (MQ) si basa fondamentalmente su equazioni lineari, con il principio di sovrapposizione che gioca un ruolo cruciale nella descrizione dei fenomeni quantistici”.

Fin dai primi decenni del Novecento, diverse linee di ricerca come quella della teoria delle stringhe o quella della gravità quantistica a loop, hanno tentato di colmare il divario tra relatività generale e meccanica quantistica, finora senza risultati conclusivi. Matone e Dimakis si inseriscono, dunque, in questo solco partendo, però, da un punto di vista nuovo. “Il quadro che emerge dal nostro studio – afferma il ricercatore italiano – suggerisce una via naturale per collegare cosmologia e descrizione quantistica: in questa prospettiva, la meccanica quantistica non è un principio indipendente, ma è legata alla geometria dello spaziotempo. Tra le implicazioni – aggiunge Matone – c’è la risoluzione del problema delle condizioni estreme in cui l’universo collassa a un punto”.

Lo studio

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