Il mondo FQ

Giustizia

Ultimo aggiornamento: 9:38 del 29 Ottobre

Travaglio a La7: “Bisogna separare Nordio dalla giustizia, non le carriere del pm dal giudice”

"Licio Gelli, Craxi e Berlusconi lo sapevano: la separazione delle carriere serve a mettere il guinzaglio ai pm". Il commento del direttore del Fatto
Icona dei commenti Commenti

“Bisogna capire per quale motivo una maggioranza parlamentare si sta così scalmanando per fare una cosa che non porterà nessun risultato pratico, neanche a loro”. Con queste parole il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, apre il suo intervento a Otto e mezzo, su La7, analizzando la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, cavallo di battaglia del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Travaglio spiega: “Fin quando le carriere sono unite sia i giudici sia i pubblici ministeri sono soggetti soltanto alla legge e quindi non sono soggetti al potere politico e al potere economico. Quando i pubblici ministeri saranno staccati dai giudici, i giudici continueranno come oggi a essere indipendenti, ma non gli arriverà più l’acqua perché si chiuderà il rubinetto di quelli che l’acqua la devono far arrivare, cioè i pubblici ministeri, che verranno messi sotto controllo dal governo, come in tutti i paesi dove c’è la separazione delle carriere”.

E aggiunge: “Licio Gelli, che è il padre di questa riforma, Craxi e Berlusconi non erano mica degli scemi. Lo sapevano benissimo: infatti tutti e tre hanno sostenuto sia la separazione delle carriere, sia la sottoposizione del pm sotto l’esecutivo”.
Il rischio, secondo il direttore del Fatto, è di snaturare il ruolo del pubblico ministero: “Se il pm lo stacchi dalla cultura dell’imparzialità del giudice e lo lasci da solo, diventa un super poliziotto e quindi diventa ancora più giustizialista di quello che dicono che sia oggi – continua – È evidente che non faranno mai una riforma per lasciare il pm indipendente e sganciato dalla cultura del giudice. È il primo passo per avere il pm al guinzaglio dei politici, che indaga contro coloro che vogliono i politici, e lascia stare i grandi reati di mafia, di finanza, di corruzione, di fondi comunitari, di Pnrr”.

Travaglio lega questa impostazione anche alla nuova riforma del codice di procedura penale elaborata dalla Commissione Nordio, che il Fatto ha pubblicato in anteprima: “C’è scritto che per perquisire uno devi avvisare il suo avvocato due ore prima, così ha due ore per far sparire la roba che tu vai a cercare nella perquisizione”.
E rammenta: “È già legge che per arrestare uno glielo devi dire cinque giorni prima, e infatti l’altro giorno, a fatica, erano riusciti ad acchiappare 22 borseggiatrici. Il pm ha chiesto l’arresto, ma il gip non le ha potute arrestare, perché ha dovuto avvisarle prima che dovevano presentarsi. Secondo voi, quelle si sono presentate? Ma manco per sogno.”
Travaglio conclude con un affondo: “Questo è il problema della giustizia: bisogna separare Nordio dalla giustizia, non le carriere del pm dal giudice“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione