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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 9:18 del 27 Ottobre

Napoli, protesta al Pharma Expo contro l’israeliana Teva: tre arresti. Gli attivisti: “Minacciati e aggrediti dalla polizia”

I manifestanti negano di aver lanciato le transenne così come affermato dalla questura di Napoli
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“I tre attivisti napoletani arrestati per avere contestato la presenza dell’azienda israeliana Teva al Pharma Expo di Napoli hanno subito minacce, una carica gratuita, aggressioni fisiche e violenza da parte delle forze dell’ordine”. Lo denunciano gli attivisi della rete Bds, Rete Napoli per la Palestina e Centro Culturale Handala Ali in una nota, dopo i tafferugli di sabato alla mostra d’Oltremare a Napoli. L’iniziativa “era cominciata con un presidio esterno alla mostra e il blitz all’interno, con i sanitari per Gaza che davanti allo stand di Teva avevano letto una lettera di accuse sulla complicità col genocidio del popolo palestinese – dicono gli attivisti – Alla fine del presidio altri manifestanti sono riusciti a entrare da un ingresso laterale non presidiato ma all’uscita, improvvisa e gratuita è scattata la rappresaglia delle forze dell’ordine e i fermi tramutati in arresti”. I
manifestanti negano di aver lanciato transenne contro le forze di polizia, come affermato in una nota della Questura di Napoli. Domani gli attivisti pro Pal saranno in tribunale per le udienze di convalida degli arresti e “per dire a gran voce che chi lotta al fianco della Palestina deve tornare a godere immediatamente della propria libertà”.

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