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Si fingeva una ragazzina per avere foto intime di minori: arrestato allenatore di basket giovanile

Era un sistema ben collaudato quello scoperto dai carabinieri di Chiari, con un profilo fake inviava foto e messaggi seducenti alle giovani vittime. L'uomo è un allenatore di una squadra locale di basket
Si fingeva una ragazzina per avere foto intime di minori: arrestato allenatore di basket giovanile
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Si presentava online come una coetanea, con foto e messaggi seducenti, per convincere ragazzi minorenni a inviargli immagini intime. Dietro il profilo si nascondeva invece un uomo di 28 anni, allenatore di una squadra di basket giovanile. Fermato a Chiari, in provincia di Brescia, è ora agli arresti domiciliari come misura cautelare disposta dal gip, accusato di violenza sessuale, pornografia minorile e sostituzione di persona.

Secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Brescia e dei carabinieri di Chiari, l’indagato avrebbe sviluppato uno stratagemma per avvicinare ragazzi minori online. Usando un account falso, con immagini riconducibili a una ignara coetanea delle vittime, cercava di ottenere la fiducia dei giovani con foto e messaggi accattivanti per ottenere foto sessualmente esplicite.

L’inchiesta è stata aperta dopo la segnalazione di un genitore, allarmato dal figlio. L’investigazione ha fatto emergere almeno 16 casi di minori contattati, ma le indagini non sono ancora terminate. Le vittime sono tutte di età compresa tra i 13 e i 16 anni. Agli atti dell’inchiesta è finito anche un video girato di nascosto all’interno dei bagni dello spogliatoio, confermando lo sfruttamento della sua posizione di fiducia. Le autorità hanno sottolineato come il coinvolgimento di un adulto in posizione di responsabilità sportiva abbia aggravato la gravità dei fatti.

“Gli inquirenti invitano chiunque abbia ricevuto messaggi sospetti o ritenga di essere stato contattato con modalità simili a rivolgersi tempestivamente alle forze dell’ordine, anche per tutelare altri eventuali minori coinvolti”, scrivono i carabinieri, richiamando anche l’importanza della vigilanza da parte delle famiglie sull’utilizzo dei social network da parte dei minori.

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