Garlasco, mi chiedo perché il teste che mette in dubbio l’alibi di Sempio abbia parlato solo ora
Dopo le dichiarazioni che l’avvocato Fabrizio Gallo, difensore di Massimo Lovati, ha rilasciato alla trasmissione “Ignoto X” sul fatto che lo scontrino fornito da Andrea Sempio sarebbe un elemento del tutto inutile a sostenere un alibi – se non addirittura controproducente per l’attuale indagato nell’omicidio di Chiara Poggi – oggi tutti i principali quotidiani hanno pubblicato la notizia che un nuovo supertestimone, considerato assolutamente attendibile dalla Procura, avrebbe dichiarato spontaneamente che quello scontrino del parcheggio di Vigevano recante la data del 13 agosto 2007 e una fascia oraria compatibile con il delitto avvenuto nella villetta di Garlasco non sarebbe stato fatto da Sempio.
Ora viene naturale domandarsi come mai questo nuovo testimone abbia deciso di rivelare un particolare tanto importante 18 anni dopo il delitto (17 dopo l’interrogatorio in cui Sempio fornì lo scontrino conservato per un anno come alibi) e se sia solo una coincidenza la concomitanza con l’indagine della Procura di Brescia che vede l’ex procuratore Mario Venditti indagato per corruzione in atti giudiziari con l’accusa di aver percepito del denaro per archiviare la posizione di Sempio nel 2017. Come ipotizzato dallo stesso avvocato Gallo durante la trasmissione “Mattino 5”, il testimone potrebbe essere una persona molto vicina alla famiglia di Andrea Sempio, forse un parente che potrebbe temere un’accelerazione delle indagini – sia per quel che riguarda l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari sia per l’individuazione del colpevole o dei colpevoli dell’omicidio della povera Chiara.
A questo proposito è utile ricordare che gli elementi che hanno condotto all’apertura delle indagini a carico dell’ex procuratore Venditti consistono in una serie di perquisizioni e accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza e in numerose intercettazioni ambientali che hanno portato alla luce un giro di denaro sospetto con richieste di prestiti che i genitori di Sempio hanno fatto ad alcuni familiari, prelievi di somme in contanti eseguiti in diverse tranche per avere la somma sufficiente “da portare su a quel signore”. E’ possibile che qualche parente della famiglia Sempio si sia deciso a fornire la propria versione agli inquirenti perché dopo aver appreso gli ultimi sviluppi della vicenda non voglia in alcun modo essere implicato nell’indagine per corruzione?
Un’altra coincidenza è il fatto che Andrea Sempio abbia deciso di sollevare l’avvocato Massimo Lovati dall’incarico di suo difensore dopo le dichiarazioni che quest’ultimo aveva rilasciato a Fabrizio Corona in una puntata del suo podcast “Falsissimo”. Dopo aver appreso dal proprio assistito la decisione di revocargli il mandato, Lovati ha dichiarato pubblicamente che a suo avviso Andrea Sempio ha commesso un grande errore, perché lui ha fatto di tutto per provare la sua innocenza ed è stato persino disposto “a passare in mezzo alle gambe del diavolo”. Pur essendo ormai abituati alle singolari esternazioni dell’avvocato Lovati, quest’ultima espressione risulta molto suggestiva e viene anche da chiedersi se qualora Lovati, che ora non è più l’avvocato di Sempio, dovesse essere chiamato a testimoniare nell’indagine per corruzione a carico di Venditti che è strettamente connessa all’indagine per l’omicidio di Chiara Poggi, deciderà o meno di avvalersi del segreto professionale.
E’ fuor di dubbio che per formulare un eventuale capo di imputazione per omicidio in un eventuale processo a carico di Andrea Sempio sarebbero necessarie prove più granitiche che possano collocarlo sulla scena del crimine, come l’accertamento che le tracce di Dna sulle unghie della vittima siano riconducibili ad un eventuale tentativo di difesa e non ad un contatto secondario con un oggetto come ad esempio la tastiera di un computer. Detto ciò, se la Procura ritiene granitica la versione del nuovo testimone riguardo allo scontrino del parcheggio, è probabile che abbia già effettuato tutte le verifiche necessarie a sostenere le prove che lo stesso testimone avrebbe fornito e a breve potrebbero esserci nuovi importanti sviluppi.