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Ultimo aggiornamento: 17:03 del 21 Ottobre

Scontro Maiorino-Rampelli sulla manovra, poi la senatrice M5s gela Senaldi: “Ma tu sei giornalista o membro del governo?”. Su La7

Bagarre in diretta sulla legge di bilancio 2026
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Dibattito rovente a Coffee Break, su La7, dove il confronto sulla prossima legge di Bilancio si trasforma in un vero e proprio duello politico. Protagonisti la senatrice del M5s Alessandra Maiorino, il vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, e il condirettore di Libero Pietro Senaldi, intervenuto a difesa dell’operato del governo Meloni.
Rampelli apre il dibattito con una rivendicazione di responsabilità “ereditate”: “Non è che una manovra di bilancio possa prescindere dal pregresso, quindi noi intanto ci articoliamo con 2.500 miliardi di debito pubblico che non li ha fatti certo Giorgia MeloniFratelli d’Italia”.

A replicare è Davide Giacalone, direttore editoriale de La Ragione, che ricorda: “Nel governo Meloni ci sono esponenti che lavoravano anche in altri esecutivi. La stessa Meloni è stata ministro del governo Berlusconi”.
Maiorino si inserisce nel dibattito e conferma: cita Gasparri e Santanchè come esempi di continuità con i governi passati.
Ma Rampelli reagisce con stizza: “No, non è proprio esattamente così. Giorgia Meloni ha fatto il ministro della Gioventù senza portafoglio per cinque anni e non esisteva Fratelli d’Italia, quindi non credo che si possa attribuire la responsabilità della formazione di un debito pubblico così importante a noi. Non giochiamo e non scherziamo”.

La senatrice pentastellata ribatte: “Le responsabilità sono anche dei governi Berlusconi. Accidenti, siamo andati quasi in default”.
Il clima in studio si surriscalda. Rampelli esalta l’azione del governo Meloni, ma Maiorino attacca frontalmente: “Adesso mi sfugge esattamente da che anno è in politica Rampelli, ma è davvero intollerabile provare a far apparire come colombe candide spuntate improvvisamente nel cielo splendente d’Italia i rappresentanti di governo e di questa maggioranza, come se non avessero responsabilità su come sono andate le cose in Italia finora”.

La senatrice incalza, elencando i leader di lungo corso: “Questo governo è composto da personaggi che sono in politica da 30 e 40 anni, a partire da Giorgia Meloni: Matteo Salvini, Tajani, Calderoli, La Santanchè. Posso stare qui tutta la trasmissione a elencare chi stava anche nei governi Berlusconi. Nel 2011 Berlusconi, uno dei vostri totem, si è dovuto dimettere perché stava trascinando l’Italia in default ed è dovuto venire Mario Monti. E infatti ad ascoltare Rampelli col suo elogio dell’austerità a me sembra di sentire Mario Monti adesso”.

Rampelli contrattacca: “A voi sono bastati due anni per creare il collasso: 40 miliardi di rata sul Superbonus soltanto per il 2026”.
Il conduttore Andrea Pancani prova a riportare ordine, ricordando che il debito pubblico “mostro” italiano affonda le radici ben prima degli ultimi vent’anni. Ma il confronto si fa sempre più acceso.
Maiorino puntualizza: “Ricordo che il M5s è entrato nelle istituzioni nel 2013, è stato al governo per due anni e basta”.
Senaldi, seguito da Rampelli, replica urlando: “E sono bastati. Più che basta, sono bastati”.
Maiorino reagisce: “Basta con false attribuzioni di responsabilità a chi è stato al governo per due anni. Le responsabilità eventualmente del debito sono le vostre e di chi è stato al governo per gli ultimi trent’anni”.

Quando il confronto passa al tema dei pensionati, la tensione cresce ancora. Maiorino accusa: “Sono schiaffeggiati anche loro, perché aumenta l’età pensionabile e i 20 euro in più vanno a chi ha più di 70 anni”.
Rampelli ribatte: “Ci saranno 260 euro in più l’anno per i pensionati fragili”.
La senatrice ironizza: “Ah, per i pensionati fragili. E continuiamo a fare piccole categorie ed elargizioni”.
Senaldi alza la voce: “Ma non solo elargizioni, un pensionato fragile che va in pensione adesso ci va dieci anni prima di quando andrò io”.

Maiorino replica piccata: “Ma tu non sei parte del governo, perché ti scaldi? Ma non sei giornalista?”.
Senaldi sbotta: “Io devo smentire tutte le balle che lei va dicendo. Perché poi la gente le crede e non si riesce ad amministrare questo paese”.
La risposta della senatrice chiude il confronto tra gli applausi del pubblico: “Balle lo dici a qualcun altro”.

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