Il mondo FQ

Di Matteo lascia l’Anm: “Logiche correntizie e politiche, non mi riconosco. Continuerò a parlare a titolo personale”

L'annuncio del sostituto procuratore nazionale antimafia alla vigilia della campagna referendaria: "Ho maturato questa decisione con molta amarezza"
Di Matteo lascia l’Anm: “Logiche correntizie e politiche, non mi riconosco. Continuerò a parlare a titolo personale”
Icona dei commenti Commenti

“Nelle scorse settimane ho presentato le dimissioni dall’Associazione nazionale magistrati. Ho, progressivamente nel tempo, maturato questa decisione con molta amarezza. Non mi sento parte di un’associazione all’interno della quale continuano a trovare spazio logiche di appartenenza correntizia e di opportunità politica che non ho mai condiviso e che, in passato, anche da membro del Consiglio superiore della magistratura, ho cercato in tutti i modi di contrastare”. A comunicarlo è il pm Nino Di Matteo, attualmente sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia dopo molti anni in Procura a Palermo, dove ha condotto le indagini e sostenuto l’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Di Matteo è stato membro togato del Csm tra il 2019 e il 2023, eletto dopo lo scandalo nomine che aveva costretto alle dimissioni vari consiglieri.

“Continuerò a titolo personale come ho sempre fatto (anche quando l’Anm preferiva restare silente) a esprimere le mie opinioni e a denunciare pubblicamente il grave pericolo che le riforme degli ultimi anni (a partire dalla riforma Cartabia e fino all’ultimo progetto di revisione costituzionale che riguarda la separazione delle carriere) rappresentano, per la salvaguardia della indipendenza della magistratura, del principio di eguaglianza di tutti i cittadini innanzi alla legge, dell’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità e ad ogni forma di abuso nell’esercizio di pubblici poteri”, afferma il magistrato. L’accusa di Di Matteo è un duro colpo mediatico per l’associazione di rappresentanza delle toghe in vista della campagna referendaria sulla separazione delle carriere, che nei prossimi mesi entrerà nella fase decisiva.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione