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San Francesco, Mattarella promulga la legge ma scrive alle Camere. La sovrapposizione con Santa Caterina

Nella lettera ai presidenti si sottolinea che i testi legislativi dovrebbero presentare "contenuti chiari e inequivoci"
San Francesco, Mattarella promulga la legge ma scrive alle Camere. La sovrapposizione con Santa Caterina
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato una legge che istituisce la festa nazionale di San Francesco evidenziando però alcuni “aspetti critici” che ha segnalato ai presidenti delle camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Nella lettera, Mattarella sottolinea che i testi legislativi dovrebbero presentare “contenuti chiari e inequivoci“. E invita quindi il Parlamento ad apportare correzioni e modifiche al testo.

Gli aspetti critici riguardano innanzitutto il fatto che nella stessa data ci sia una solennità civile in onore di Santa Caterina da Siena e che dunque “la medesima giornata del 4 ottobre è qualificata sia festività nazionale, in onore di San Francesco d’Assisi, sia solennità civile, in onore di Santa Caterina da Siena”. Con la conseguenza che “due diverse disposizioni normative” prevedono che “vengano celebrati sostanzialmente i medesimi valori, nello stesso giorno ma con un diverso regime“.

Come spiegato nella nota presidenziale, non è possibile mantenere entrambe le “qualificazioni”, dalle quali l’ordinamento farebbe discendere “effetti diversi“. Due le soluzioni possibili: “Fare riferimento esclusivamente a San Francesco” oppure includere nella festività nazionale anche la celebrazione per Santa Caterina. “Va operata, quindi, una scelta in tal senso – verosimilmente abrogando la previsione di solennità civile, meno rilevante – e, necessariamente, chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente”.

Nel testo legislativo, secondo quanto rilevato dal presidente, manca anche una chiara indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno adottare durante le ricorrenze. Da qui la necessità, secondo il Quirinale, di rimettere mano al testo in maniera sostanziale: “Un migliore coordinamento merita l’indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno assumere e dei loro contenuti, questo in special modo nel caso in cui si intendesse stabilire date diverse per le due ricorrenze. Fermo restando che, per quanto riguarda le scuole e gli uffici pubblici, bisognerà tenere conto del carattere ormai festivo della giornata del 4 ottobre”.

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