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V. scrive a Donald: mi fai morire! Il futuro è nostro, amico mio

"Quando la storia giudicherà, forse riderà dei tuoi teatrini e delle mie minacce". Sto tentando di risolvere il mistero di questa lettera siglata con una misteriosa "V"
V. scrive a Donald: mi fai morire! Il futuro è nostro, amico mio
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Sto tentando di risolvere il mistero di questa lettera, probabilmente più falsa di una banconota del Monopoli. Se qualcuno conosce l’autore o il destinatario (o almeno il postino), me lo faccia sapere nei commenti: prometto una stretta di mano virtuale.

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Caro Donald,

oggi sono di umore leggero… grazie a te! Davvero, a volte mi fai morire! Mentre tutti intorno si indignano, tu che fai? Impeccabile, sali sul palcoscenico, ogni mese, e lanci un ultimatum: “Sanzioni durissime se Mosca non arretra!”. “Tomahawk agli ucraini”. “Dazi al 100%!”. Le prime pagine ti celebrano. Ma le nuove sanzioni restano chiacchiere, mentre le vecchie scadono silenziosamente, una ad una! Tu incassi i titoli, e noi respiriamo. Splendido!

Mi diverte osservare l’Europa; è come un formicaio preso a calci: corrono da tutte le parti ma non sanno dove. Intanto, i nostri aerei e droni beffardamente si aggirano nel loro spazio aereo. Dicono: “li abbatteremo”! Ah sì? Magnifica idea! Il nostro aereo-civetta è pronto: magari cadrà pure nei nostri confini, dopo aver trascinato con sé i missili Nato per 20 km. Noi, in risposta, spareremo quattro cannonate (missili), e subito segnaleremo di non voler andare oltre. Un fremito nazionalista percorrerà la Russia. Il panico invaderà l’Europa! (Cavalcato dai pacifisti e dall’estrema destra). Tu assumerai i pieni poteri negli Usa; e farai da paciere. Alla fine – ci scommetto la Kamchatka contro l’Alaska! – l’Europa si piegherà, senza colpo ferire.

Ma ora Ti voglio raccontare un Rapporto dei miei Servizi sulle tendenze dell’opinione pubblica mondiale. In realtà, credo l’abbiano scritto i tuoi. O forse no. Comunque, senti qua. Si vanno formando tre gruppi di ‘attori globali’:

1. I ‘Democratici’ – sono i nostri nemici diretti. Fedeli all’ordine liberale del ’45: Onu, Corte Penale, WTO, FMI. Difensori del diritto internazionale vigente, ormai nessuno li prende sul serio: sono fuori dal mondo. Pensa tu, volevano arrestare Netanyahu e me! Da sbellicarsi!

2. Gli ‘Umanitari’ – sono gli utili idioti della situazione. In teoria, difendendo i principi umanitari, sarebbero per il diritto internazionale. In realtà odiano l’Occidente, perciò gl’interessa solo Gaza! A Gaza, dal 2023 ad oggi, vi sono stati 80 morti al giorno. In Ucraina 400, ma lì manca “il colonialismo occidentale” esecrando. Non vedono che oggi il nuovo colonialismo lo portiamo avanti noi, non Londra o Parigi. Si bevono le nostre ‘preoccupazioni umanitarie’, e la nostra propaganda contro l’ordine mondiale “unipolare” (in realtà, è multilaterale). Spesso ago della bilancia nelle contese elettorali, alla fine ci aiutano.

3. Gli Imperialisti – Odiano il disordine globale, la democrazia, le regole internazionali “ipocrite”. Come gli umanitari, vogliono un nuovo ‘Ordine Mondiale Multipolare’, perciò ci appoggiano, anche se ignorano i nostri patti: io ho mano libera nelle ex repubbliche sovietiche, nell’Europa orientale e in Africa, tu in Medio Oriente e nelle Americhe. A proposito, hai notato con quanto scrupolo evito di ficcare il naso o interferire nelle tue ‘zone d’influenza’?

Poi c’è il grassone: sta salivando! È pronto a sedersi al tavolo! Ma le carte migliori ce le hai tu! Se posso darti un consiglio, vendigli Taiwan un pezzo alla volta: da negoziatore abile quale sei, otterrai contropartite regali!

Gli scacchieri decisivi sono ancora in bilico. Ma già vedo i primi risultati della nostra contro-rivoluzione. A Gaza e in tutta la regione, da quando sei arrivato tu, Israele ha completamente cambiato passo. Dopo 80 anni di guerre, con il sollievo generale dei Paesi arabi, si profila una ‘soluzione finale’ del problema palestinese, che pacificherà l’intero Medio Oriente! Davvero, Donald, meriti il Nobel!

Ora, se Gaza è tragedia e opportunità, l’Ucraina è spartiacque storico! Le sorti del nuovo ordine globale si decidono lì. Al fronte il nostro vantaggio in termini di uomini e di potenza di fuoco è di tre a uno; l’Ucraina arretra; a Pokrovsk la loro controffensiva s’è già esaurita. La mia gente – benché infastidita da alcune questioni (inflazione, scarsità di carburanti, i reduci violenti, ecc.) – capiscono che la vittoria sarà di esempio a tutta l’Eurasia. Insomma, Donald, mi dispiace molto ma, sinceramente, continueremo ad ammazzare ucraini fintanto che non si faranno russi!

Caro amico, questa settimana seguo con trepidazione la tua campagna d’America. Finora tutto fila liscio. Forza Donald! Cambia le regole del gioco prima che le regole cambino te. Hai l’America nel sacco: ora stringi i lacci! In ogni caso, tu lo sai, noi siamo sempre al tuo fianco, e sempre lo saremo.

Il futuro è nostro, Donald – degli imperi. Né l’Onu né i mercati hanno la forza per risolvere i problemi globali/regionali, e mantenere la pace; la gente lo percepisce. Ai miei ho fatto questo esempio: “Immaginate un asteroide che minaccia la Terra. Nel sistema multilaterale aprirebbero commissioni, i mercati impazzirebbero, la gente si dispererebbe. Nessuno deciderebbe. Nel nostro modello, invece, due telefonate: chi paga, chi lancia, chi racconta”. La differenza è tutta qui.

Quando la storia giudicherà, forse riderà dei tuoi teatrini e delle mie minacce. Forse storcerà il naso per i c.d. ‘genocidi’. Ma dovrà ammettere che insieme abbiamo costruito l’ordine globale più stabile degli ultimi 100 anni. E questo, amico mio, ci basta.

Tuo,
[V.]

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