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“Meloni fascista, critica la flotta della resilienza globale. Il governo italiano mai stato così pro-Israele”: la premier sui media arabi

Diversi giornali e media del mondo arabo raccontano i commenti della presidente del Consiglio sullo stop della missione umanitaria e i suoi legami controversi con l'ideologia fascista.
“Meloni fascista, critica la flotta della resilienza globale. Il governo italiano mai stato così pro-Israele”: la premier sui media arabi
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Giorgia Meloni, un nuovo fascismo a Roma e l’ammirazione per Israele”. Il canale televisivo al Araby, con sede a Londra, dedica l’apertura alla presidente del Consiglio italiano, a poche ore dalle sue dichiarazioni rispetto alla Global Sumud Flotilla, fermata in acque internazionali dalle forze israeliana mentre tentava di raggiungere Gaza. Meloni ha bollato come “irresponsabile” la missione, commentando che per gli attivisti “forse sofferenze dei palestinesi non erano la priorità” e criticando anche lo sciopero indetto proprio a seguito del blocco della Flotilla. “La premier italiana- scrive il sito – si distingue fra i leader europei con una posizione diversa rispetto ai suoi omologhi europei a riguardo dell’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza”. Mentre, sottolinea il canale, “la posizione tedesca ha conosciuto svolte significative nei confronti di Tel Aviv, soprattutto dopo l’inizio dell’assedio di Gaza”. Meloni, continua, “appare più cauta nel criticare Israele e meno in sintonia con l’opinione pubblica del suo Paese, fortemente solidale con i palestinesi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche anche Ultrawasat, sito arabo indipendente, che titola “Giorgia Meloni, il volto fascista dell’allineamento della destra italiana con Israele”. Entrambi i quotidiani, infatti, mettono l’accento sulle presunte simpatie con il partito fascista della presidente. Un legame controverso, scrivono. Il primo ministro italiano, ricorda al Araby, aveva dichiarato di non nutrire “alcuna simpatia né avuto alcuna vicinanza con governi antidemocratici. Con nessun regime, incluso il fascismo”. Nonostante ciò, sottolineano, Meloni ha sempre escluso la possibilità di rimuovere la fiamma dal simbolo del suo partito, considerata un emblema fascista.

Altro tema ricordato, questa volta da Ultrawasat, è il razzismo. “Tra le sue mosse più controverse c’è stata la concessione della cittadinanza italiana al presidente argentino di estrema destra Javier Milei e a sua sorella, perché avevano antenati italiani”. Una decisione, si ricorda, “che ha incontrato dure critiche dall’opposizione italiana”. Perché, spiega il sito arabo, la cittadinanza viene negata a molte persone nate in Italia, che vi hanno studiato, lavorato e pagato le tasse per anni. E c’è chi ritiene che quello della presidente, sarebbe poi un comportamento in solitaria. Meloni “canta fuori dal coro e critica la flotta della resilienza globale” scrive il sito egiziano al Masry al Youm che ricorda come “nonostante le continue rimostranze internazionali contro l’intercettazione da parte di Israele della Freedom Flotilla diretta a Gaza, la premier italiana ha invece criticato il convoglio affermando che ‘non apporteranno nulla in termini di aiuti ai palestinesi’”.

Molti altri giornali arabi, per spiegare le posizioni del governo italiano, ripropongono sui siti vecchi ritratti della presidente del Consiglio, come su as Sharq al Awsat, quotidiano saudita, in cui vengono evidenziati i legami con il fascismo. Una connessione, questa, proposta come chiave di lettura per capire il governo. D’altronde, scrive al Araby, “le posizioni italiane non sono sempre state così sbilanciate a favore di Israele: negli anni Settanta, in particolare sotto il governo socialista e la leadership di Bettino Craxi, le relazioni italo-palestinesi vissero una “fase d’oro”. Ma, continua l’analisi, “questo orientamento cambiò a metà degli anni Novanta con l’ascesa della destra guidata da Silvio Berlusconi, che si schierò con le politiche dei repubblicani statunitensi di George Bush nella regione”. Giorgia Meloni, scrivono, è il risultato di questo.

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