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Valentino Rossi e Marquez, campioni ‘solo’ sette volte? Cosa succederà alla MotoGp e ai titoli mondiali

Solo la MotoGP permetterà di diventare campione del mondo, mentre Moto3 e Moto2 no. La domanda semplice semplice è una, perché?
Valentino Rossi e Marquez, campioni ‘solo’ sette volte? Cosa succederà alla MotoGp e ai titoli mondiali
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Marc Marquez è da poco diventato campione del mondo della MotoGP per la settima volta. E qualcuno, mentre scrivo questa riga, sta pensando “sì, ma sono nove in totale”. Vero, almeno, sarebbe vero se tutto restasse com’è sempre stato. L’uragano che ha avvolto il mondo del Motorsport in questi ultimi giorni è il rumor secondo cui la dirigenza di Liberty Media voglia “depotenziare” il valore dei titoli mondiali delle categorie “inferiori”, per meglio dire leggere, del mondo dei prototipi. Quindi per Moto3 e Moto2, secondo questo rumor, non si parlerà più di Mondiale, ma semplicemente di Campionato senza dare un’accezione internazionale, senza valorizzarlo come fosse un mondiale di MotoGP.

La MotoGP permetterà, secondo questa logica, di diventare campione del mondo, mentre le altre due categorie no. Al fianco quindi del pilota di quella categoria non ci sarà la stringa di testo tanto ambita “Campione del Mondo di Moto2 (o Moto3)”, ma semplicemente Campione di Moto2 o Moto3. La domanda semplice semplice è una, perché?

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I più attenti avranno subito intuito che questa modalità è la stessa che vige nel mondo delle Formula. Mi spiego: Formula 3 e Formula 2 sono campionati completamente distanti dalla più ambita, famosa, rinomata, importante e ricca Formula 1 e nessuno di metterebbe mai a inserire nel palmares di un pilota di F1 le vittorie in categorie evidentemente di peso e rilevanza e interesse minore. Ma questa scelta nel mondo delle ruote scoperte è pressoché storica. Invece, per quel che riguarda il mondo delle moto la tradizione è quella di premiare con il titolo ogni categoria riconosciuta.

Liberty Media, infatti, con questa rivoluzione statistica sottrarrebbe i titoli iridati a piloti leggendari come Giacomo Agostini (da 15 titoli a 8), ad Angel Nieto (che da 13 passerebbe a zero, avendoli vinti tutti tra 50cc e 125cc), ad Hailwood (che da 9 passerebbe a 4). Ma anche a piloti moderni e contemporanei: Dovizioso, Capirossi, Biaggi non avrebbero nemmeno un titolo. Mentre Valentino Rossi, come Marc Marquez, passerebbe da 9 a 7. Una follia? Capiamo meglio perché.

L’idea sarebbe anche interessante o quanto meno logica visto che andrebbe incontro al significato che oggi hanno le categorie di Moto3 e Moto2 che sono diventate, esattamente come nel mondo delle Formula, classi propedeutiche a salire nella categoria maggiore. Una volta invece le classi leggere avevano una loro dignità, un loro rispetto, orgoglio e soprattutto i loro specialisti, vedi Nieto o lo stesso Biaggi in 250. Quindi Liberty Media potrebbe proporre questa innovazione, ma dal 2027 in poi, anno di rinnovamento regolamentare anche in MotoGP. E allora perché il rumor che gira nel paddock e nel web spaventa così tanto?

Semplice. Liberty Media avrebbe comunicato la volontà di retrodatare proprio questo nuovo modo di conteggiare i titoli e quindi Marc non avrebbe potuto celebrare il titolo con il numero 9, ma con il numero 7. Cosa che ha già fatto diversi anni fa. E questo è anche il motivo per cui nella maglia celebrativa c’è scritto sopra “più di un numero”. Non solo per testimoniare l’avventura fatta di sacrifici, di pianti, di inferni dopo l’infortunio del 2020, ma anche per sottolineare che si deve andare oltre i numeri.

Ma se fossero tutti contrari (piloti e tifosi in primis) perché Liberty Media dovrebbe insistere con questa modalità di conteggio che va contro la storia, la tradizione, il volere e il valore del motociclismo? Ve lo dico subito. Perché potrebbe avere tra le mani il pilota più vincente di sempre, vivo e vegeto e ancora vincente durante la loro gestione. Il suo nome è Marc Marquez che ovviamente in questa riflessione non ha nessuna colpa (né merito, dipende dal punto di vista). Lo spagnolo, seconda la nuova visione delle cose, ha appena conquistato il suo settimo titolo in MotoGP e, con buona pace per gli avversari, non è affatto impossibile che il 93 possa vincere il prossimo anno, superando Valentino Rossi e pareggiando Giacomo Agostini che, senza questa sottrazione indebita, oggi sarebbe imprendibile con i suoi, guadagnati, 15 titoli. Inoltre, Marquez, nonostante i passati infortuni, è in formissima e non stupirebbe vederlo competitivo e vincente anche con il campo di regolamento nel 2027, anno in cui potrebbe compiere il sorpasso diventando il pilota più titolato della storia.

Una rivoluziona statistica che però mai annullerà i trofei vinti in pista da tutti i piloti che verranno così derubati delle loro fatiche, delle loro ferite, del loro sangue, del loro sudore e dei loro sacrifici sportivi, spirituali e personali.

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