Sistema Sorrento, parla Lello il Sensitivo: “Sangiuliano invitò il sindaco Coppola a cena per convincerlo ad entrare in Fdi”. L’ex ministro smentisce: “Incontrato due volte e solo per parlare di un museo”
Forcaioli e retroscenisti resteranno delusi nel leggere il verbale di Raffaele Guida detto ‘Lello il Sensitivo’ sui rapporti di Massimo Coppola e del ‘Sistema Sorrento’ con i politici nazionali. Si fatica a intravedere “i nuovi e inquietanti scenari” prospettati dal giudice di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto, a proposito degli “incontri e rapporti riservati” tra l’ex sindaco (ora agli arresti domiciliari nel Lazio con accuse di corruzione), e quelli che ora scopriamo essere un ministro e un vice ministro del governo Meloni. Notizie rivelate da Guida il 12.8.2025 durante l’interrogatorio preventivo, pochi giorni prima di tornare in carcere nell’ambito delle indagini sul fiume di tangenti versate a Coppola e Guida intorno a una dozzina di appalti di Sorrento. Un colloquio apripista di una collaborazione del Sensitivo con la procura guidata da Nunzio Fragliasso, che lo ha sentito successivamente. Grazie al suo atteggiamento collaborativo Guida, col parere favorevole del pm Giuliano Schioppi, è uscito dal carcere ed ha ottenuto gli arresti domiciliari in Lombardia.
Negli atti a disposizione delle parti, al momento, c’è solo questo. C’è Guida che parla di una cena a Roma tra Coppola e l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Decisa all’improvviso dopo che Coppola, Guida e un imprenditore del loro giro in mattinata erano stati a parlare con un dirigente del ministero per discutere del finanziamento a tre chiese di Sorrento. Erano già tornati a casa quando Coppola telefona a Guida con tono concitato: “Mi ha chiamato il Ministro Sangiuliano che mi vuole vedere urgentemente… ci devo andare stasera stessa”. “Vuoi che ti accompagno? “ No”.
Il giorno dopo il sindaco spiegherà al Sensitivo l’urgenza di quella cena: “Abbiamo parlato di cose politiche, deve venire a fare una manifestazione a Sorrento, vuole che io entro in Fratelli d’Italia”. Sul punto Sangiuliano smentisce e precisa a ilfattoquotidiano.it: “Ho incontrato Coppola due volte e solo per parlare del museo Correale, e non gli ho mai proposto di entrare in Fdi. Ne avrei avuto alcun potere per proporgli un’adesione a Fdi, proposta che doveva eventualmente arrivargli dagli organismi locali e regionali del partito, io peraltro ero un ministro tecnico e poi mi pare ovvio che un ministro della Cultura abbia rapporti con una città rilevante come Sorrento per il suo patrimonio storico e culturale. Quanto a Guida, mai visto, ho saputo della sua esistenza solo attraverso i giornali”.
L’altro politico nazionale con cui Coppola, secondo Guida, avrebbe avuto contatti è il vice ministro Fdi degli Esteri Edmondo Cirielli (nel verbale il suo cognome viene sistematicamente storpiato in Cirilli): “Sono andato con Massimo a Roma, perché abbiamo fatto la presentazione, un premio dell’olio d’oliva che lui ha fatto al Parlamento e poi da lì siamo andati da Cirilli, lui aveva questo appuntamento con Cirilli perché dovevano parlare di una pratica da sbloccare perché si stavano perdendo dei posti di lavoro, (…) poi hanno parlato delle politiche, delle elezioni politiche, delle regionali e che Massimo doveva appoggiare uno di quattro o cinque candidati che lui stava portando per le elezioni regionali. L’ho conosciuto in quel momento, ci sono stato venti minuti seduto lì”.
Il nome concordato era un ex presidente di una municipalità di Napoli, una sorta di pour parler per una candidatura al consiglio regionale da costruire nel tempo, con molto anticipo rispetto al voto del prossimo novembre 2025.
La rilevanza penale di questi incontri, a sentire Guida, è sottozero. Infatti quando il giudice gli domanda “se anche queste persone erano coinvolte nelle vicende corruttive di Massimo Coppola”, la risposta non può essere più chiara: “Assolutamente no”.