Minacciato il prete anticamorra don Patriciello: il suocero di un boss gli consegna un proiettile durante la messa
Si è messo in fila per ricevere la ccomunione, nella chiesa del Parco Verde di Caivano, Napoli. Una volta arrivato davanti a don Maurizio Patriciello, gli ha consegnato una busta con dentro un bossolo, un proiettile calibro 9 x 21. È la ricostruzione effettuata dai carabinieri di quanto avvenuto nella mattinata di domenica, nella parrocchia di San Paolo Apostolo. L’uomo è stato fermato dalla scorta del sacerdote e da una pattuglia di militari presenti all’esterno della chiesa. È stato condotto al comando della compagnia di Caivano, dove si trova in attesa di accertamenti. Si tratta di un 75enne, Vincenzo De Luca, suocero di un boss del clan Ciccarelli–Sautto, già noto alle forze dell’ordine e che in passato ha manifestato problemi psichiatrici: è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori (stalking) aggravati dal metodo mafioso.
Già in passato l’anziano si era reso protagonista un episodio simile: a giugno 2024 era stato fermato dalle forze dell’ordine all’interno della chiesa perché dalla tasca del suo pantalone fuoriusciva un coltello. In quella circostanza era stato denunciato a piede libero e nei suoi confronti era stato emesso un avviso orale.Il proiettile usato per la minaccia è stato probabilmmente esploso durante una sparatoria avvenuta sabato sera a poca distanza dalla parrocchia, davanti all’ingresso di un parco giochi inclusivo inaugurato la stessa mattina in viale dei Tulipani. Responsabile della “stesa” un gruppo di una decina di persone a bordo di alcuni scooter. Secondo le prime ipotesi degli inquirenti, si è trattato di un’intimidazione nei confronti delle associazioni di volontariato sociale attive nel Parco Verde di Caivano. Il fatto ha destato grande scalpore: sulla vicenda il sacerdote nelle ultime ore ha preso una dura posizione sui social.
Al parroco, si apprende dal Quirinale, ha voluto esprimere la propria vicinanza e solidarietà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sui social la premier Giorgia Meloni parla di “un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”, afferma. Patriciello ha ricevuto una telefonata anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che nell’occasione ha preannunciato una visita a Caivano e ha fatto sapere di aver inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il parco verde, disponendo anche l’innalzamento della tutela per il sacerdote. Il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha citato l’episodio nell’intervento conclusivo della festa del partito a Telese Terme: “Voglio inviare un messaggio di solidarietà a don Maurizio Patriciello, che oggi a Caivano durante la messa, da un signore che faceva finta di fare la comunione, ha ricevuto un proiettile. Profanare un sacramento è malavita“.