Il mondo FQ

Dall’AI sui televisori al futuro degli schermi trasparenti: intervista a Bruno Marnati di Samsung Italia

Dall’AI sui televisori al futuro degli schermi trasparenti: intervista a Bruno Marnati di Samsung Italia
Icona dei commenti Commenti

A Berlino, durante la settimana di IFA 2025, abbiamo avuto modo di incontrare e chiedere alcune domande a Bruno Marnati, Vice President Audio Video di Samsung Electronics Italia, in merito alle novità in arrivo sulle TV del colosso coreano, sui nuovi prodotti e sui prototipi presentati in fiera.

foto di Bruno Marnati - Samsung
Bruno Marnati – Vice President Audio Video di Samsung Electronics Italia

In questi ultimi due anni la parola AI è al centro dell’attenzione in tutti i settori. Samsung come la sta introducendo nel televisore?
Ad IFA 2025 credo che abbiamo fatto un salto epocale per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Con il lancio ufficiale di Samsung AI Companion siamo riusciti a dare un nuovo senso alla funzione del televisore.

Consideriamo che fino ad oggi guardare il televisore era una gestione monodirezionale, dal televisore a noi. Si poteva interagire decisamente poco e male, perché andare a navigare su internet o con i menu erano sempre molto limitanti. Oggi con l’intelligenza artificiale che abbiamo on board dalla nostra serie Q7, cioè da quella super democratica in su, possiamo avere un’interazione molto più fluida con il televisore.


Posso chiedere qual è la trasmissione western che vogliamo vedere, o di fantascienza o horror ad esempio. E la cosa molto bella e interessante che riesce a fare Companion è di permettere non solamente di guardare la TV in lineare, ma anche a fare una cernita e interfacciarsi con tutte le applicazioni terze.

Nell’area demo del mobile abbiamo visto la presenza di copilot e di perplexity. Come si integrano queste app esterne nel mondo Samsung?
Allora, compatibilità piena per riguarda entrambe, copilot è stata rilasciata alcuni giorni fa, bisognerà chiaramente avere un abbonamento normale o plus. Stiamo anche pensando verso ottobre di andare a fare qualche attività insieme a loro appunto per dare sempre più vita a questo tipo di integrazione.

Ma l’AI sui TV non è presente solo su Companion, ma è già stata usata anche per immagini e suono, giusto?
Considerate che noi ci stiamo muovendo sotto due punti di vista. Uno, come avete potuto vedere nell’area demo, ci sono i nostri due televisori come punte di diamante, un mini-led e un micro-RGB. A livello di tecnologia stiamo andando avanti sicuramente in maniera più spedita. Ma l’intelligenza artificiale ci aiuta anche con la possibilità di fare un upgrade dei segnali che il televisore riceve quando non sono di una qualità eccessiva. Perché ricordiamoci che è bellissimo parlare di 4K o 8K, ma la televisione italiana oggi viene trasmessa ancora in Full HD, il T2 arriverà fra forse due anni e ci sono moltissime trasmissioni che vengono ancora trasmesse in HD. Molto interessante è quello che stiamo facendo con la parte audio: l’intelligenza artificiale rende sempre più possibile un’interazione con i nostri prodotti audio al fine che uno più uno non dia due come risultato ma dia tre, perché crea una maggiore un’immersività per quanto riguarda il suono e l’interazione con il televisore viceversa.

Prima citava Micro RGB, Mini LED e QLED. Come fa un cliente a scegliere un prodotto districandosi tra queste tecnologie? Si riducono ad una scelta sul prezzo o anche di scelta visiva?
Allora, parliamo dell’ultimo nato così almeno facciamo un esempio pratico. Il Micro RGB è l’ultimo nato di Samsung, è una tecnologia che si differenzia dai Mini LED per la grandezza del chip perché il Micro RGB è grande meno di 100 nanometri. Questo però significa che le “tre lucine ” sono in ogni parte dello schermo possono essere accese e spente.

È chiaro che il consumatore si deve muovere all’interno di questa giungla di tecnologia quando si guarda in giro, cercando quello che vuole avere dal televisore sia come esperienza visiva ma ancora di più come esperienza emozionale, perché oggi non è solamente l’esperienza visiva. È difficile che tutti riescano a cogliere le sfaccettature – delle varie tecnologie, ndr – ma è molto più facile che i consumatori finali riescano a cogliere le differenze di fruizione di un televisore rispetto ad un altro.

Alcuni giorni fa abbiamo avuto l’opportunità di visitare la sede di TÜV Rheinland a Colonia per osservare nei loro laboratori TV il metodo usato per la certificazione “Real Quantum Dot Display” ottenuta recentemente dai vostri televisori QLED. Cosa vi ha portato ad affidarvi a loro per la certificazione di questa tecnologia?
È un’entità decisamente autorevole per quello che riguarda i test. Noi siamo stati i primi ad aver lanciato la tecnologia QLED che è sulla stragrande maggioranza dei nostri prodotti. Tanti brand ci hanno seguito, alcuni in differenti modi, la cosa importante per noi è che l’utente sappia che una sigla non è semplicemente una sigla ma che c’è dietro ricerca, studi e impegno per arrivare a poter indicare sul proprio prodotto l’utilizzo di quella tecnologia.

Strumenti laboratorio per la certificazione “Real Quantum Dot Display” – TÜV Rheinland, Colonia

Parlando di prodotti, ad IFA abbiamo visto il nuovo Movingstyle, qual è l’obiettivo di questo nuovo televisore?
Movingsyle è una delle sfide per Samsung sempre più innovative, prima con il freestyle, poi con i vari proiettori, sempre di più stiamo cercando di liberare le possibilità dell’utente finale di fruire di tutti i prodotti ovunque siano e nel modo migliore. Il tv Movingstyle è qualcosa che potrebbe essere e rispondere a questa esigenza, è un 27 pollici touch, ha la possibilità di avere un suo stand, in alternativa ha una base dove si può andare a essere posizionato e risponderà sempre di più all’esigenza di non essere un qualcosa di fisso e incastonato all’interno di una casa e stanza. Immaginatevi di avere diverse stanze all’interno della stessa casa, non sarà necessario avere più televisori per ogni stanza per far sì che tutti siano felici.

In Fiera, presso il vostro stand, abbiamo visto dei display trasparenti, quanto sono lontani dai prodotti reali?
Quello che abbiamo mostrato all’interno del nostro stand è già realtà, già nel prossimo anno si troveranno delle applicazioni per quanto riguarda la parte B2B. Per Samsung il trasparente come lo abbiamo visto verrà applicato principalmente all’interno dei punti di vendita, tant’è che non abbiamo annunciato nessun televisore trasparente.

Se mi sta chiedendo se la vedo come un trend futuro, assolutamente credo di sì. Ci sono grandissime potenzialità e grandissimi spazi dove si potrebbe andare ad utilizzare, immaginatevi le finestre di casa che vengono trasformate direttamente da questi schermi, si potrebbe abbelire ancora di più un ambiente domestico. L’abbiamo già fatto con il Frame, riempiendo il buco rettangolare nero dei televisori con delle opere bellissime, immaginatevi quello che si potrebbe fare se potessimo andare a toccare anche le finestre, incluse quelle a tetto, trasformandole in schermi.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.