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Ultimo aggiornamento: 9:19 del 26 Settembre

Abu Mazen all’Onu, perché il presidente dell’Anp indossava una spilla con una chiave. Il discorso: “Non c’è pace senza la Palestina libera”

Il leader dell'Anp ha ringraziato tutti coloro che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina
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La bandiera della Palestina e una chiave. Si è presentato con queste due spille appuntate sulla giacca Mahmoud Abbas, il 90enne presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La chiave in particolare rappresenta il “diritto al ritorno” dei profughi palestinesi e dei loro eredi nelle abitazioni che furono costretti a lasciare durante la Nakba, nel 1948. Un elemento rivendicato da tutti i palestinesi che negli anni si sono seduti ai tavoli delle negoziazioni, ma su cui Israele non ha mai mostrato una reale apertura. “La pace non può essere raggiunta senza giustizia e non ci può essere giustizia se la Palestina non viene liberata” ha detto Abbas nel suo discorso trasmesso in videoconferenza a causa del diniego dei visti da parte degli Stati Uniti. “Abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili per costruire le istituzioni di uno Stato palestinese moderno che viva fianco a fianco con Israele in pace e sicurezza. Israele non ha rispettato gli accordi e ha lavorato per indebolirli”. Abbas ha poi espresso la sua “gratitudine” ai Paesi che hanno riconosciuto o intendono riconoscere lo Stato di Palestina e ha sottolineato “che abbiamo già riconosciuto il diritto di Israele a esistere nel 1988 e nel 1993 e continuiamo a riconoscerlo”. La “Palestina è nostra. Gerusalemme è il gioiello del nostro cuore e la nostra capitale eterna. Non lasceremo la nostra patria. Non lasceremo le nostre terre. Il nostro popolo rimarrà radicato, ci rialzeremo da sotto le macerie per ricostruire e inviare dalla nostra terra messaggi di speranza e suoni di verità e giustizia, e costruire ponti di pace giusta per i popoli della nostra regione e del mondo intero”, ha aggiunto

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