Serrata del gruppo Beyfin per “testimoniare vicinanza al popolo palestinese”. Pompe di benzina chiuse per 12 ore
Il gruppo Beyfin ha deciso la chiusura dei suoi impianti multicarburante in concomitanza allo sciopero generale di 24 ore per Gaza. Le strutture direttamente gestite dalla società sono rimaste, quindi, chiuse lunedì mattina e lo rimarranno fino alle 19. La decisione interessa sia le pompe di carburanti in modalità “servito” affidate agli addetti di piazzale, sia quelle in modalità “self service”. La decisione, spiega una nota del gruppo, è stata presa “dai vertici aziendali per testimoniare vicinanza nei confronti del popolo palestinese e mobilitarsi contro l’escalation di violenza dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza”.
La società toscana, continua la nota spiegando la decisione, è “conosciuta non solo per i servizi energetici di alta qualità in tutta Italia ma anche per la capacità di ascolto di territori e comunità. L’azienda si scusa con i clienti che si rivolgono quotidianamente alle stazioni di servizio ma ‘fare comunità’ non ha confini geografici“. Per il gruppo la situazione del popolo palestinese “è intollerabile“. Si tratta della prima volta che Beyfin ha preso una decisione di questo genere, “ma di fronte alle aberrazioni della guerra in Medio Oriente, sente forte la responsabilità di testimoniare il dissenso con un’azione visibile”.