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Separazione carriere, troppi assenti alla Camera: la maggioranza fa auto-ostruzionismo per allungare i tempi ed evitare la bocciatura

Molti parlamentari stanno ritardando a tornare a Roma dai propri territori. Eppure che oggi la riforma sarebbe arrivata in aula era stato deciso da una settimana accelerando i tempi in conferenza dei capigruppo
Separazione carriere, troppi assenti alla Camera: la maggioranza fa auto-ostruzionismo per allungare i tempi ed evitare la bocciatura
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Tredici iscritti a parlare in discussione generale. Per evitare il voto nel pomeriggio col rischio di vedersi bocciare la riforma delle separazione delle carriere per le tante assenze in aula. Molti parlamentari stanno ritardando a tornare a Roma dai propri territori e c’è il rischio della bocciatura. Così martedì pomeriggio alla Camera si sta verificando qualcosa di molto inusuale: la maggioranza di centrodestra che fa auto-ostruzionismo sulla sua stessa riforma della giustizia.

La seduta è ripresa alle 15 e nel centrodestra sì sono iscritti in 13 per la sola discussione generale con l’ordine di scuderia di andare avanti per tutta la giornata: 4 deputati di Fratelli d’Italia (Sarà Kelany, Alessandro Urzì, Alice Bonguerrieri, Andrea Pellicini), 3 di Forza Italia (Andrea Gentile, Paolo Emilio Russo, Davide Bellomo), 5 della Lega (Edoardo Ziello, Igor Iezzi, Gianangelo Bof, Ingrid Bisa, Nicola Ottaviani) e uno di Noi Moderati, Francesco Saverio Romano.

In questo modo il centrodestra darà il tempo a tutti i parlamentari di essere in aula e votare la riforma della separazione delle carriere, arrivata al passaggio della terza lettura in aula a Montecitorio.

Eppure che martedì la riforma sarebbe arrivata in aula la maggioranza lo aveva deciso da una settimana accelerando i tempi in conferenza dei capigruppo. È probabile, a questo punto, che si voti mercoledì mattina.

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