Il mondo FQ

Reset Energia, tecnologia e sostenibilità si integrano in un nuovo modello di fornitura luce

Reset Energia, tecnologia e sostenibilità si integrano in un nuovo modello di fornitura luce
Icona dei commenti Commenti

È entrata in vigore il 1° luglio scorso la ‘nuova’ bolletta dell’energia elettrica; il documento, secondo quanto disposto dall’apposita delibera dell’ARERA (315/2024/R/com), sarà “più chiara e comprensibile”. L’autorità ha imposto agli operatori di settore l’utilizzo di un “nuovo formato più chiaro e comprensibile, con un frontespizio uguale per tutti, contenente le principali informazioni generali, e due riquadri: lo ‘Scontrino dell’energia’ che riporta quantità x prezzo, e il ‘Box dell’offerta’ che ricorda le condizioni contrattuali sottoscritte dal cliente”.

Un mercato instabile e ancora troppo legato al gas

La riforma non ha soltanto valore formale; come sottolinea l’Autorità sul proprio sito ufficiale, lo scopo della nuova impostazione grafica è quello di fornire “tutti gli elementi utili al cliente per verificare che sia correttamente applicato il contratto sottoscritto”. Insomma, uno strumento in più a disposizione dei consumatori per orientarsi rispetto ad un contesto – quello del mercato energetico italiano – che appare quantomeno volubile. Il prezzo dell’energia elettrica, infatti, è tendenzialmente instabile; le oscillazioni sono dovute alla stretta dipendenza dal mercato del gas. L’Italia, infatti, fa fronte al fabbisogno interno di elettricità avvalendosi per buona parte di energia termoelettrica, ossia prodotta in impianti a gas o alimentati da altre fonti non rinnovabili. Poiché il prezzo del gas è estremamente sensibile all’evoluzione del contesto geopolitico internazionale, ne consegue che anche quello dell’energia elettrica è altamente volatile (raggiunge, cioè, picchi di rialzo e di ribasso in tempi anche molto brevi).

Per limitare gli effetti di tale dinamica, l’Italia dovrebbe diversificare ulteriormente il mix energetico, puntando sulle rinnovabili; secondo i dati contenuti nellaRelazione Annuale dell’ARERA, nel 2024 l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili rappresenta solo il 49% circa del totale (poco meno di 134mila GWh su un ammontare complessivo di oltre 273mila GWh). Non stupisce, quindi, come oltre al disaccoppiamento dei prezzi, le associazioni di settore invochino una decisa accelerazione nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER).

“Nei primi mesi del 2025 il prezzo dell’energia elettrica (PUN INDEX GME, Prezzo Unico Nazionale) ha raggiunto i 121 €/MWh, mentre il fotovoltaico e l’eolico sono in grado di produrre energia a costi ben più bassi (tra 55 e 80 €/MWh)” sottolinea l’ANIE, l’Associazione Nazionale Imprese Elettrotecniche che fa capo a Confindustria, in una nota stampa diramata a margine di un convegno sulle rinnovabili svoltosi a giugno scorso. Inoltre, si legge, “quando la produzione da fonti rinnovabili è più abbondante – o addirittura sufficiente a coprire la domanda marginale – si osserva un abbassamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN), a dimostrazione del potenziale delle FER nel contenere i costi dell’energia”.

Reset Energia, il nuovo player di mercato

I costi variabili e, più in generale, l’incertezza circa i costi da sostenere ogni mese per la fornitura di energia elettrica, hanno spinto una buona fetta di consumatori ad optare per offerte con struttura di prezzo fisso (in sintesi: il costo dell’energia elettrica resta bloccato per almeno 12 mesi, a prescindere dalle oscillazioni di mercato). Nonostante una maggiore stabilità di base, anche questa opzione non mette gli utenti del tutto al riparo da costi variabili, ovvero le voci di spesa accessorie che nel tempo possono essere sottoposte ad aggiornamento.

Indubbiamente, tanto i rincari quanto la volatilità del mercato hanno accentuato il desiderio, da parte degli utenti, di poter contare su servizi di fornitura in grado di coniugare trasparenza e stabilità, senza trascurare la sostenibilità economica ed ambientale. Tali caratteristiche si riscontrano nella proposta commerciale di Reset Energia, un nuovo fornitore attivo in Italia da questa estate con un’offerta dedicata (per ora) ai soli clienti privati.

L’azienda fa parte di un gruppo di grandi dimensioni, con all’attivo più di 130mila punti di fornitura e oltre cinque milioni di bollette emesse negli ultimi dieci anni. Il recente debutto sul mercato è frutto di un lungo lavoro di progettazione, durato circa due anni, e si è tradotto in un approccio innovativo al mercato. Il progetto di un nuovo operatore del settore delle forniture è nato in seno ad una community online di utenti accomunati dall’attenzione verso la sostenibilità energetica delle attività domestiche. Ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili (elettricità e non solo) è anche il tratto distintivo dell’attività social di Reset, che si è già affermato come il fornitore con più seguito in Italia. Tramite la pagina Instagram e gli altri canali ufficiali, l’azienda condivide consigli pratici e guide brevi per usare correttamente gli elettrodomestici e sprecare meno energia possibile.

Fornitura a canone fisso mensile

Con l’intento di coniugare stabilità e trasparenza dei costi, Reset propone ai propri clienti un contratto in abbonamento a canone fisso mensile; un importo unico, comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, oltre all’IVA e alle imposte. Il canone è associato ad una fascia di consumo, ossia una quantità prestabilita di energia elettrica che il fornitore acquista e ‘riserva’ all’utente a copertura del fabbisogno mensile. In caso di ‘sforamento’, anche i consumi extra-soglia vengono fatturati ad un costo fisso ‘all inclusive’; in altre parole, anche l’importo aggiuntivo comprende l’IVA, le imposte e gli altri oneri previsti dal meccanismo di formazione del prezzo. Di contro, gli utenti che consumano meno energia rispetto al massimo previsto dal proprio abbonamento vengono identificati gli viene riconosciuto un ‘credito’, che il fornitore applica sulla bolletta emessa il mese seguente. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale resetenergia.it.

Tecnologia e innovazione al servizio del risparmio

Il modello di fornitura proposto da Reset Energia si pone anche un altro obiettivo: abbinare al risparmio la sostenibilità ambientale, mediante iniziative che coinvolgono attivamente l’utente e stimolano un approccio responsabile verso l’impiego delle risorse energetiche. Per questo, l’azienda offre ai propri clienti anzitutto energia pulita, proveniente da fonti rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine. La certificazione elettronica, rilasciata dal GSE, consente all’operatore di dimostrare all’utente finale che l’energia elettrica fornita è stata prodotta in un impianto certificato alimentato da fonti rinnovabili.

Energia green, ma non solo. All’interno del modello approntato dal fornitore, la sostenibilità va di pari passo con il risparmio, da perseguire concretamente utilizzando gli strumenti tecnologici forniti dall’azienda stessa. La web app di Reset, ad esempio, consente di monitorare il consumo orario, visualizzare le previsioni di spesa e ricevere notifiche con consigli e suggerimenti per ridurre il dispendio di energia ed eventuali sprechi. Inoltre, tramite azioni ricorrenti sull’app, i clienti avranno l’opportunità di beneficiare di uno sconto in bolletta, così come tramite la funzionalità “invita un amico”, che garantirà uno sconto fisso finché l’invitato resti un cliente di Reset.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.