Procura di Palermo, via alla corsa per gli aggiunti: arriva Di Giorgio. Tra i candidati pure Di Matteo e Gozzo
La procura di Palermo cambia assetto. Si è insediato lunedì Vito Di Giorgio come nuovo procuratore aggiunto, ma ci sono altri 3 posti da aggiunto da ricoprire. Una vera e propria rivoluzione della squadra di Maurizio de Lucia dopo che in cinque hanno raggiunto il limite massimo di otto anni nella stessa procura. A luglio Paolo Guido, protagonista della cattura di Matteo Messina Denaro, si è insediato come nuovo capo della procura di Bologna. Anche Marzia Sabella, la procuratrice aggiunta che ha guidato il pool dell’accusa contro Matteo Salvini, è andata via per collaborare con la commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico. Ha lasciato Palermo anche Annamaria Picozzi, passata alla procura generale. Infine c’è Sergio Demontis che ha fatto domanda per trasferirsi a Milano, ma potrebbe restare in forze a Palermo.
Il primo ad entrare nella nuova squadra di de Lucia è dunque Di Giorgio: magistrato originario di Foggia, è arrivato nel 1996 alla procura di Messina, quando la città dello Stretto era sotto i riflettori per l’omicidio del professore Matteo Bottari. Di Giorgio ha condotto indagini importanti. Entrando in Dda nel 2009 e diventando aggiunto nel 2018. Era nel pool della Dda di Messina che ha scovato il cimitero di mafia nel barcellonese e che ha inferto un duro colpo alla mafia dei Nebrodi con un’operazione che ha portato a 91 condanne. A Palermo torna così a lavorare al fianco di Maurizio de Lucia che è stato capo a Messina dal 2017 al 2022. Ha lavorato per anni a fianco di Angelo Cavallo, il capo della procura di Patti – noto per il caso di Viviana Parisi e Gioele – che a sua volta aveva fatto domanda per il posto di aggiunto, poi revocata. Cavallo concorre adesso per la procura di Termini Imerese, rimasta scoperta dopo che Ambrogio Cartosio è andato in pensione. Con lui, per lo stesso ruolo, concorre anche Nico Gozzo, quest’ultimo ha però fatto domanda anche per tornare come aggiunto a Palermo.
Nel capoluogo siciliano tra i nomi in pole per ricoprire il ruolo di procuratore aggiunto, oltre a Gozzo, ci sono anche Francesco Del Bene e Nino Di Matteo. Gozzo e Del Bene hanno lavorato fianco a fianco alla cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Di Matteo, per anni volto simbolo della procura di Palermo, potrebbe tornare a casa o decidere di restare alla Dna, ruolo che ricopre attualmente, dopo essere stato consigliere togato del Csm. Potrebbe tornare in Sicilia Stefano Luciani, oggi a Roma dopo anni alla Dda di Caltanissetta dove ha seguito le indagini sulla strage di via D’Amelio. Hanno fatto domanda per entrare nella nuova squadra di de Lucia anche Caterina Malagoli (già tornata a Palermo come sostituto procuratore, dopo anni da direttrice dell’ufficio alta sicurezza del Dap), Carlo Marzella (sostituto procuratore generale a Palermo) e Francesca Mazzocco, attuamente pm alla dda di Palermo. In lizza per un posto come aggiunto anche Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, i due sostituti che da anni sono al lavoro per ricostruire la latitanza di Matteo Messina Denaro.