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Festival dell’Ecologia integrale Relazioni Inseparabili, una scuola per la giustizia ambientale

L'evento si terrà a Trevignano Romano dal 5 al 7 settembre organizzato dalla Scuola di alta formazione politica Gea, insieme a Rise Saint James, Emmaus Italia e Rete dei Numeri Pari
Festival dell’Ecologia integrale Relazioni Inseparabili, una scuola per la giustizia ambientale
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Elisa Sermarini, presidente di Gea

Formazione, dibattiti, trekking e campeggio sul lago per giovani ecoattiviste ed ecoattivisti. Il tutto in modo completamente gratuito. Questo il programma del Festival dell’Ecologia integrale Relazioni Inseparabili che si terrà a Trevignano Romano dal 5 al 7 settembre organizzato dalla Scuola di alta formazione politica Gea, insieme a Rise Saint James, Emmaus Italia e Rete dei Numeri Pari.

L’obiettivo è quello di promuovere e diffondere la visione, la cultura, i linguaggi, le proposte e le pratiche legate alla giustizia ecologica, ambientale e sociale. Durante le sessioni di formazione si alterneranno alcuni tra i principali intellettuali, attivisti e attiviste impegnate da anni per la giustizia sociale ambientale ed ecologica, con uno sguardo globale e intersezionale. Tra gli ospiti, l’edizione del Festival 2025 vedrà la presenza di Sharon Lavigne, attivista statunitense, afroamericana e fondatrice dell’organizzazione Rise St. James, insignita nel 2021 del “Nobel per l’Ecologia“ per la sua lotta contro l’inquinamento prodotto dalle multinazionali della petrolchimica e la discriminazione razziale a New Orleans nel cuore della Louisiana.

Un’occasione unica per ritrovarsi, per condividere memoria, sistematizzare saperi e agire insieme. Perché difendere i diritti sociali e ambientali ha ormai un costo altissimo nel nostro Paese e la repressione dei movimenti, come il disprezzo per l’equità sociale ambientale, accomuna spesso la politica di chi è al governo. Non solo della Nazione ma anche delle città, come abbiamo visto con la “Cementopoli” a Milano.

Serve dare voce, forza e sostegno a giovani impegnate/i con coraggio a sfidare l’arroganza di un governo nazionale che davanti all’aumento senza precedenti delle disuguaglianze sociali e ambientali invece di usare le risorse pubbliche e la fiscalità generale per politiche inclusive, riconversione ecologica e salute pubblica, scommette su un’economia di guerra. Compromettendo in particolar modo il presente e il futuro delle giovani generazioni.

Se vuoi la pace, prepara la pace. Questo il titolo del programma curato da Giuseppe De Marzo, direttore della Scuola, attivista, economista, giornalista e scrittore. Al centro della formazione il legame indissolubile tra pace ed ecologia, l’urgenza della riconversione ecologica e non della crescita verde, l’importanza del pluralismo e della decolonialità, l’impegno per campagne come Stop ReArm Europe, insegnando allo stesso tempo a costruire giustizia nei nostri territori anche quando non c’è, utilizzando la controsolidarietà e il mutualismo per ridefinire perimetri e senso delle comunità. La sera in programma anche due appuntamenti gratuiti aperti alla cittadinanza: venerdì 5 dibattito e proiezione del documentario Food for profit con la giornalista Giulia Innocenzi e sabato 6 dibattito “L’unica difesa è il disarmo” con il professor Rocco Altieri.

We speak for ourselves”, parliamo per noi stessi, è il motto che accomuna i movimenti per la giustizia ambientale dagli Stati Uniti, all’America Latina, passando per Asia ed Europa. Abbandonare le vecchie certezze per costruire una nuova rappresentanza politica, adeguata e coerente come chiedono le nuove generazioni. In una fase storica in cui è sempre più urgente e necessario portare la sfida anche sul piano globale per rispondere al fallimento del multilateralismo e della cooperazione internazionale, spazzati via dagli interessi che mettono insieme crescita economica e guerra.

Se vogliamo cambiare il corso delle cose, la partecipazione politica delle nuove generazioni di attivisti e la loro formazione sono precondizioni necessarie e indispensabili. Restano ancora dieci posti solo per i lettori e le lettrici del giornale. Per inviare la domanda di iscrizione clicca qui e partecipa al Festival Relazioni Inseparabili.

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