La foto del Bosco Verticale nel piano postbellico Usa per la Striscia di Gaza, Boeri: “Inaccettabile”
Non solo l’inchiesta sulla speculazione urbanistica a Milano che lo vede tra gli indagati. L’archistar Stefano Boeri, in queste ore, deve occuparsi anche di un’altra questione che riguarda – seppur indirettamente – il suo lavoro. Ovvero il suo progetto più noto che viene citato nel piano postbellico redatto dall’amministrazione Usa per la Striscia Gaza. “Vivo come un cupo paradosso – ha dichiarato l’architetto, interpellato dall’Ansa – che tra le sue ispirazioni ci sia anche un’immagine del Bosco Verticale di Milano, il prototipo di un’architettura che al contrario promuove l’armonia con la natura e con la storia dei luoghi e che in questi anni ha dimostrato nel mondo di saper ospitare non solo abitazioni per ricchi ma edilizia sociale in affitto, spazi pubblici e servizi sanitari”.
Nel piano allo studio di Donald Trump – pubblicato dal Washington Post – compare infatti una foto del complesso dei due palazzi residenziali a torre, ricoperte da piante e arbusti, progettati da Boeri Studio. Si trova nella sezione dedicata agli alloggi residenziali permanenti. Un piano di ricostruzione del territorio devastato da Israele, che prevede anche il trasferimento degli abitanti, che potrebbero essere incentivati con 5 mila dollari. “Il Piano Riviera per Gaza è un’orrenda e violenta proiezione di un futuro inaccettabile e perverso, che presuppone la deportazione e la diaspora forzata di migliaia di famiglie già oggi esposte a una continua minaccia di morte”, ha concluso Boeri.
In qualità di presidente della Triennale, l’architetto è impegnato in un’altra ricostruzione post bellica, quella dell’Ucraina e in particolare di Odessa. Triennale, infatti, insieme al MAXXI, è stata coinvolta dal Governo nella riflessione sulla ricostruzione dell’Ucraina tanto che settembre 2023 Boeri e l’allora presidente del MAXXI Giuli si sono recati a Odessa per una prima ricognizione sui siti da ricostruire dopo i bombardamenti russi.