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Bimbo di 2 anni cade da un’auto in corsa a Viterbo, emergono dubbi sull’assenza del seggiolino

La madre ha raccontato che era stato il fratellino di tre anni a sganciare la cintura del seggiolino del piccolo e successivamente ad aprire la portiera, ma del dispositivo sembra non esserci traccia
Bimbo di 2 anni cade da un’auto in corsa a Viterbo, emergono dubbi sull’assenza del seggiolino
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Si indaga sull’assenza del seggiolino obbligatorio per i bambini dopo l’incidente che ha coinvolto un piccolo di due anni rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da una macchina in corsa sulla strada provinciale che da Corchiano porta a Viterbo. Intorno alle 19 di giovedì 21 agosto la madre è arrivata con il figlio sanguinante pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa di Viterbo, dove ha raccontato che era stato il fratellino di tre anni a sganciare la cintura del seggiolino del piccolo e successivamente ad aprire la portiera da dove era caduto mentre l’auto viaggiava. A causa delle sue gravi condizioni, il bambino è poi stato trasportato d’urgenza a Policlinico Gemelli di Roma, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Alla guida della macchina c’era un amico che stava accompagnando con la sua Nissan la famiglia a fare la spesa, visto che il marito della donna era fuori per lavoro. Le indagini della squadra mobile di Viterbo hanno confermato la versione dell’accaduto data dalla donna all’agente in servizio al pronto soccorso e ai medici e i fatti sarebbero stati confermati anche dall’amico di famiglia e dal padre del bambino ferito.

Emergono però dei dubbi sulla versione: da fonti accreditate sembra che al momento dell’ispezione della polizia nella macchina il seggiolino per i bambini non ci fosse. I due uomini, interpellati dagli inquirenti in merito alla sua assenza, avrebbero risposto che era stato prestato il giorno prima ad alcuni amici. Un altro punto interrogativo riguarda la dotazione delle portiere della macchina di sistemi di sicurezza per i bambini. Al momento nessuno è stato denunciato, ma la relazione inviata dalla polizia alla Procura di Viterbo potrebbe cambiare le carte in tavola: l’ipotesi al momento è che i due fratellini fossero in realtà seduti sui sedili posteriori, senza seggiolini o cinture di sicurezza, e che giocando con la maniglia della portiera l’abbiano aperta provocando la caduta del bambino di due anni. Le indagini sono ancora in corso.

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