Milano, Tancredi a Catella in chat: “Mi confermi come assessore?”. Il patron di Coima a lui e al dg: “Siete i best ever”
“Ma mi confermi come assessore?”. Così l’ex assessore all’Urbanistica di Milano, Giancarlo Tancredi, scriveva all’immobiliarista Manfredi Catella il 12 marzo 2024, in una chat di gruppo chiamata “Pirellino” fra loro due e il direttore generale del Comune di Milano, Christian Malangone. È quanto emerge dalla memoria che la Procura di Milano ha depositato lunedì al Tribunale del Riesame nelle udienze sui ricorsi presentati da Tancredi e da Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio, contro gli arresti domiciliari ordinati per entrambi dal gip il 31 luglio. “Voi siete i best ever (“i migliori di sempre”, ndr). Io se volete vi faccio da segretario”, rispondeva Catella, numero uno di Coima, il fondo immobiliare che ha gestito innumerevoli progetti in città negli ultimi anni. E il dg Malangone commentava soddisfatto: “Me lo tatuo sulla schiena“.
Gli scambi sono stati estrapolati, attraverso una ricerca per parole chiave, dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza su telefoni e dispositivi sequestrati il 16 luglio scorso a Catella, giorno delle richieste di arresto da parte della Procura per sei indagati. Nella memoria, le pm Marina Petruzzella e Tiziana Siciliano li definiscono commenti “ironici” che però vanno inseriti nel “quadro generale” dell’inchiesta, da cui emergono “dimensioni sconcertanti e di autentico allarme sociale, in termini di mercimonio della funzione pubblica consumata dall’assessore Tancredi in sintonia con il segretario generale Malangone, di sfregio delle leggi e di attentato alla democrazia urbanistica”.
La Procura sottolinea che l’assessore e il dg “si esprimono ed agiscono non come dei pubblici ufficiali rispettosi dei confini e del ruolo della loro importante funzione pubblica (…) ma come dipendenti privati e deferenti agli ordini di Manfredi Catella”. Quest’ultimo, aggiungono, “è consapevole del fatto che, grazie alla sua azione, gli interessi di Coima vengono massimizzati, tant’è che ironizza su una sua riconferma come assessore alla Rigenerazione Urbana da parte di Catella in persona, come se quest’ultimo fosse il sindaco di Milano“.