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C’è una depressione strisciante. Di fronte al Male ci difendiamo con la rimozione

La nostra psiche è inquinata e si difende con la rimozione. Vi è una depressione strisciante
C’è una depressione strisciante. Di fronte al Male ci difendiamo con la rimozione
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“Abbiamo bisogno del vostro sangue”, diceva ai palestinesi un uomo di Hamas, davanti alle telecamere, da qualche luogo sicuro in un qualche emirato.

Lo stesso potrebbe dire Netanyahu rivolto ai pochi ostaggi ancora vivi, pretesto ormai neppure ricordato del genocidio. Quanto gli ha fatto comodo il raid scellerato di Hamas, a lui e ai criminali di guerra del suo governo. Chi è stato vittima di genocidio ora lo pratica in modo sistematico.

E noi che facciamo? Ci barcameniamo tra Trump e l’Europa, discutiamo se si può riconoscere la Palestina, mentre Israele cerca di distruggerla e cacciare tutti i suoi abitanti.

Crollano certezze psicologiche del dopoguerra: nessuno userà l’atomica, la democrazia è un valore riconosciuto. Persone con chiari segni di patologia psichica governano gli Stati Uniti e la Russia; Israele, chi lo governa e chi ha votato questo governo, ha allevato le prossime dieci generazioni di terroristi e antisemiti. Hamas ha sacrificato il suo popolo, Gaza non esiste più e dobbiamo vedere video osceni del palazzinaro col suo ex amico genio che delira su riviere turistiche e colonie di umani su Marte. Magari ci andasse. Strano che non abbia proposto di mandarci i palestinesi sopravvissuti.

Rileggiamo il Fromm di Anatomia della distruttività umana cinquanta anni dopo e, sconsolati, assistiamo alla sconfitta della ragione e dell’amore.

La nostra psiche è inquinata e si difende con la rimozione, una guerra conquista le prime pagine per un po’, ma ce ne sono decine in corso. Vi è una depressione strisciante, un dilagare degli attacchi di panico e e altre patologie. Quando vedo le pubblicità delle creme antirughe mentre la carestia uccide vaste zone dell’Africa penso che tutto questo farà esplodere scenari da Day after e penso anche che dobbiamo ritrovare l’impegno, nel politico e nel nostro quotidiano. Guardare in faccia il Male in noi e negli altri.

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