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Incursione di Ben Gvir alla Spianata delle Moschee. Protestano Giordania e Arabia. Israele: “Rafforzeremo sovranità su Gerusalemme”

Anche il ministro Katz conferma l'obiettivo di Israele: "Consolideremo la nostra presa sulla zona, per sempre". Nel frattempo si continua a morire a Gaza: "119 persone uccise dalle forze di occupazione di Tel Aviv in 24 ore"
Incursione di Ben Gvir alla Spianata delle Moschee. Protestano Giordania e Arabia. Israele: “Rafforzeremo sovranità su Gerusalemme”
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Conquistare la Striscia e incoraggiare l’emigrazione “volontaria” dei palestinesi, in modo che i coloni israeliani possano insediarsi anche a Gaza. La strategia tracciata dal ministro della Sicurezza Nazionale di Tel Aviv, Itamar Ben Gvir, è molto chiara. Un piano che non è certo una novità assoluta nel panorama politico israeliano. Ma che acquisisce ancora più peso politico davanti alla drammatica crisi umanitaria degli abitanti della Striscia: sono sei i palestinesi morti di fame e 119 quelli uccisi dalle forze di occupazione israeliane nelle ultime 24 ore, 22 dei quali erano beneficiari di aiuti umanitari, secondo il ministero della Salute guidato da Hamas. Ma oltre al contenuto del messaggio inviato dal ministro israeliano, è rilevante il contesto dal quale lo ha mandato: Ben Gvir, infatti, ha affidato la sua comunicazione a un video registrato dalla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, dove si è recato insieme a un gruppo di 3mila coloni: il ministro ha pregato apertamente in un luogo dove agli ebrei è proibito in base all’accordo sullo status quo tra Israele e Giordania.

Il ministero degli Esteri giordano ha definito il comportamento di Ben Gvir “un’inaccettabile provocazione, una palese violazione del diritto internazionale che mira all’escalation”. In una dichiarazione pubblicata su X, il Ministero afferma che solo la preghiera musulmana è consentita sul Monte del Tempio – che per i palestinesi è la Spianata delle Moschee -, dove si trovano la Moschea di Al Aqsa e la Cupola della Roccia. Dichiarazioni rafforzate anche dall’Arabia Saudita, secondo cui azioni “provocatorie” come queste non fanno che “alimentare il conflitto nella regione”.

Anche Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese ha condannato la visita di BenGvir alla moschea di al-Aqsa: “È stata superata la linea rossa”. Mentre il politico palestinese Nabil Abu Rudeineh ha dichiarato: “La comunità internazionale, in particolare l’amministrazione statunitense, è tenuta a intervenire immediatamente per porre fine ai crimini dei coloni e alle provocazioni del governo di estrema destra nella moschea di al-Aqsa, fermare la guerra nella Striscia di Gaza e portare aiuti umanitari”.

Nel video pubblicato su X dal Monte del Tempio, Ben Gvir ha elencato gli obiettivi: “Conquistare tutta Gaza, dichiarare la sovranità sull’intera Striscia, eliminare ogni membro di Hamas e incoraggiare l’emigrazione volontaria. Questo è l’unico modo per restituire gli ostaggi e vincere la guerra”. Aggiunge che “i video orribili di Hamas” hanno lo scopo di fare pressione su Israele”, riferendosi ai video degli ostaggi Rom Braslavski ed Evyatar David, entrambi emaciati, pubblicati da Hamas nei giorni scorsi. Anche il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso di rafforzare la sovranità di Israele su Gerusalemme, incluso il sito del Monte del Tempio. “Chi odia Israele in tutto il mondo continua a prendere decisioni contro di noi e a protestare, e noi rafforzeremo la nostra presa e sovranità su Gerusalemme, sul Muro Occidentale e sul Monte del Tempio, per sempre”, scrive Katz su X, condividendo le immagini mentre visita il Muro con il soldati dell’Idf.

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