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Laura Dahlmeier è morta: la campionessa di biathlon era stata travolta da una frana. Aveva 31 anni

Lunedì l’incidente sul Laila Peak, una montagna della catena del Karakorum, in Pakistan: vani i tentativi di ricerca
Laura Dahlmeier è morta: la campionessa di biathlon era stata travolta da una frana. Aveva 31 anni
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Il biathlon piange la scomparsa di una delle sue campionesse più grandi. A 31 anni è morta Laura Dahlmeier. Dopo due giorni di apprensione e notizie confuse, è arrivata la notizia più temuta: Dahlmeier non è sopravvissuta alla frana che l’ha travolta mentre faceva alpinismo sulle montagne del Karakorum, in Pakistan. Il suo team lo ha confermato all’emittente tedesca ZDF. Lunedì 28 luglio la 31enne tedesca è stata colpita da una caduta di massi mentre si trovava sul Laila Peak, a un’altitudine di circa 5.700 metri. Vani i tentativi di soccorso proseguiti nelle ultime 48 ore, ma resi molto difficoltosi dalle condizioni meteo. La situazione di Dahlmeier era da subito parsa molto grave, come comunicato dalla sua squadra sui canali social ufficiali dell’atleta. Ora la certezza che la campionessa di biathlon è deceduta.

“Sulla base dei risultati del sorvolo dell’elicottero e della descrizione della gravità delle ferite da parte del compagno di cordata, si può presumere che Laura Dahlmeier sia morta immediatamente – si legge nel comunicato – Tuttavia, il recupero del corpo era troppo rischioso e non fattibile per le squadre di soccorso nelle attuali condizioni difficili con rocce che cadono e un cambiamento del tempo sul Laila Peak”. La volontà di Dahlmeier era quella di “lasciare il suo corpo sulla montagna in questo caso. Questo è anche nell’interesse dei suoi genitori, che chiedono espressamente di onorare le ultime volontà di Laura”, si legge ancora nella nota. Questa mattina erano ripartite le ricerche a distanza di 48 ore dal tragico evento, ma le operazioni si sono svolte soltanto via terra, viste le condizioni meteo avverse e l’impossibilità dei mezzi aerei di sorvolare il cielo della zona.

La ricostruzione del tragico incidente

Un incidente alla fine risultato fatale. Ma già dalle prime sensazioni le condizioni di Laura Dahlmeier erano sembrate molto gravi. In una nota diffusa prima sui giornali tedeschi e poi sui suoi canali social dopo l’incidente, infatti, si leggeva: “Un sorvolo in elicottero ha purtroppo rivelato che Laura è gravemente ferita. Al momento non sono stati rilevati segni di vita. La campionessa, ex biatleta di livello mondiale e oggi guida alpina qualificata, stava scalando in stile alpino insieme a una compagna di cordata, quando, intorno a mezzogiorno (ora locale), è stata travolta dalla scarica di pietre a circa 5700 metri di quota. L’allarme è scattato immediatamente: la partner ha dato l’SOS e i soccorsi si sono attivati senza esitazione. Tuttavia, per via dell’isolamento della zona, un elicottero di salvataggio è riuscito a sorvolare l’area soltanto la mattina del 29 luglio”. Il tragico evento è accaduto intorno alle 12 di lunedì, ma vista la distanza e le difficoltà per raggiungere la zona, i primi elicotteri sono arrivati martedì. Vano ogni tentativo di ricerca e di soccorso nella giornata di ieri. Poi a causa del buio le operazioni erano state sospese. Mercoledì, dopo una mattinata di continue ricerche in condizioni complicate, la notizia del decesso.

Chi era Laura Dahlmeier

Laura Dahlmeier, classe 1993, è stata una delle biathlete più vincenti di tutti i tempi. Arrivata ai Mondiali quando era ancora una ragazzina, mostrò da subito il suo talento. Ha toccato il picco della sua carriera fra il 2016 e il 2018, un periodo durante il quale ha vinto tutto quello che c’era da vincere (4 ori mondiali individuali, la Sfera di cristallo assoluta e 2 ori olimpici). Poi il ritiro improvviso nel 2019, a neanche ventisei anni, per dedicarsi agli studi e alle sue passioni, compreso l’alpinismo, di cui è diventata un’esperta praticante.

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