Il mondo FQ

Val Susa, No Tav bloccano l’autostrada ed entrano nel cantiere. Meloni: “Li puniremo di più grazie al decreto Sicurezza”

Il ministro dell'Interno rivendica il provvedimento approvato dal governo che colpisce anche chi manifesta: "E qualcuno ha osato criticarlo. Identificheremo tutti i presenti"
Icona dei commenti Commenti

Pietre e bombe carta contro gli agenti, l’autostrada Torino-Bardonecchia bloccata dalle fiamme nell’ultimo sabato di luglio. La marcia No Tav contro “i cantieri della devastazione”, come li ha ribattezzati il movimento che si oppone alla Torino-Lione, si è trasformata in un pomeriggio di violenza, la Valle di Susa paralizzata da qualche centinaia di manifestanti che, abbandonato il corteo pacifico partito all’ora di pranzo da Venaus, si sono scagliati contro le opere in fase di realizzazione a San Didero, Chiomonte e Traduerivi. “Atti vergognosi” per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che, nell’esprimere “solidarietà e vicinanza” alle forze dell’ordine, ha rivendicato l’approvazione del decreto Sicurezza: “Atti di guerriglia urbana indegni di una nazione civile, che non hanno nulla a che vedere con l’espressione del dissenso e che condanniamo con fermezza. Atti che, con il decreto sicurezza voluto dal governo, potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza. Piena solidarietà e vicinanza ai nostri uomini e donne in divisa”.

In testa lo striscione ‘Ora e sempre No Tav’, la camminata pacifica era iniziata al grido di “c’eravamo, ci siamo e ci saremo”, le bandiere del treno crociato mescolate a quelle palestinesi in solidarietà al popolo di Gaza. Quella che doveva essere una manifestazione “per un futuro libero dallo sfruttamento e dalla devastazione”, nei giorni in cui in Val Susa si svolge il ‘Festival Alta Felicità‘, si è spezzata poco dopo in tre tronconi. Un gruppo di No Tav, il volto travisato, ha raggiunto il cantiere dell’autoporto di San Didero e, dopo la tradizionale battitura contro le reti metalliche, ha bloccato l’autostrada dando fuoco ad alcune masserizie. Un secondo gruppo ha percorso i sentieri di Giaglione per raggiungere Chiomonte, dove ha preso di mira con pietre e bombe carta le forze dell’ordine poste a protezione del cantiere del tunnel di base. Blitz anche a Traduerivi, area destinata allo smarino della Torino-Lione, dove un container è stato dato alle fiamme. Gli agenti, che hanno risposto agli attacchi con gli idranti, sono rimasti schierati perché, come negli anni passati, nella notte potrebbero scatenarsi nuove proteste.

“Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana“, ha rilanciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che bolla i No Tav come “il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza”. “Dietro la facciata di un evento ‘culturale’ – continua – si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il decreto sicurezza. Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili”.

Lega e Forza Italia chiedono che le violenze No Tav non restino impunite, mentre le opposizioni accusano il governo di fare propaganda con “provvedimenti altisonanti” come il Dl Sicurezza, afferma la senatrice piemontese di Italia Viva Silvia Fregolent, “ma lascia sole le forze dell’ordine”. Matteo Salvini, lunedì a Bardonecchia per l’inaugurazione della seconda canna del traforo del Frejus, esprime “massimo sostegno alle forze dell’ordine”. “Siamo determinati – aggiunge il vicepremier e ministro delle Infrastrutture – affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione