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Clamoroso Sinner, richiama Ferrara nello staff: il preparatore atletico era stato licenziato per il caso Clostebol

Il numero uno al mondo ha richiamato il preparatore che aveva licenziato durante il caos doping di un anno fa
Clamoroso Sinner, richiama Ferrara nello staff: il preparatore atletico era stato licenziato per il caso Clostebol
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Passo indietro di Jannik Sinner: il numero 1 al mondo ha scelto clamorosamente di richiamare il preparatore atletico Umberto Ferrara nel suo team. Licenziato ad agosto scorso per il caso Clostebol insieme a Giacomo Naldi (il fisioterapista autore del massaggio che ha provocato la contaminazione), Ferrara tornerà a far parte dello staff di Sinner a partire dall’inizio della stagione sul cemento americano. Proprio lì dove un anno fa avvenne la dolorosa separazione. “Umberto – si legge nella nota diffusa dal team del numero uno al mondo – ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di Jannik fino ad oggi, e il suo ritorno riflette una rinnovata attenzione alla continuità e alla performance ai massimi livelli”.

Una decisione inaspettata e improvvisa, la seconda dell’altoatesino nell’ultimo mese dopo la scelta di separarsi da Marco Panichi e Ulises Badio proprio prima di Wimbledon. Sinner ha vinto lo Slam su erba anche senza il suo staff atletico, ma è chiaro che la lacuna andava colmata al più presto. E alla fine il numero 1 al mondo ha scelto di tornare da chi conosce alla perfezione i suoi muscoli e il suo corpo: Ferrara ha fatto parte dello staff di Sinner da poco dopo l’inizio dell’avventura con Vagnozzi fino ad agosto scorso. Il loro rapporto di fiducia sembrava essere definitivamente rotto dopo il caso Clostebol, quando Sinner decise di licenziarlo. Invece, il tennista ha evidente chiarito quanto accaduto e ha scelto di non farsi condizionare: Ferrara è già al lavoro a Monte Carlo, dove il campione italiano si sta dedicando alla preparazione di Cincinnati e US Open.

Sinner richiama Ferrara, l’uomo “proprietario” del Trofodermin

Alla fine Jannik Sinner ha deciso di riportare Umberto Ferrara nel suo team. Il tennista altoatesino ha richiamato il preparatore atletico, uno dei due attori principali del caso Clostebol. La mano che ha massaggiato Sinner (e sulla quale era stato applicato il Trofodermin) era di Giacomo Naldi. Che cosa c’entra quindi Umberto Ferrara? Il preparatore era infatti il proprietario del tanto discusso medicinale contenente Clostebol, acquistata a Bologna prima di partire per gli Stati Uniti. La usa da tempo a causa di una patologia cronica e la portò negli Usa perché gli sarebbe potuta servire.

Ma un collaboratore di un tennista professionista – pur essendo una pomata facilmente reperibile e utilizzata per una malattia cronica – può possedere un farmaco dopante? La risposta è sì. Grazie alla TUE, esenzione a fini terapeutici concessa al preparatore. Ferrara – dopo il caos doping – nei mesi scorsi ha più volte ribadito di avere sempre con sé il Trofodermin in quanto ne fa uso abituale, ma di averla sempre tenuta nel proprio beauty, distante da tutto ciò che riguardasse Sinner. Il preparatore atletico possiede appunto un’esenzione specifica al riguardo.

La catena di eventi che portò alla positività di Sinner a Indian Wells 2024 partì da una ferita al dito a Naldi, che non voleva guarire. Ferrara gli consigliò il Trofodermin, un cicatrizzante, ma facendogli tutte le raccomandazioni del caso, essendo consapevole che fosse un farmaco dopante. Il fisioterapista avrebbe dovuto usare i guanti o lavarsi bene le mani prima di massaggiare Sinner. Naldi non ha mai negato la versione, ma ha sempre detto di averlo dimenticato.

Il caso Clostebol, la sospensione, il licenziamento e adesso il ritorno: le tappe del rapporto Sinner-Ferrara

Ecco perché alla notizia della positività ci fu stupore nel team. Ma è anche il motivo per cui Sinner – insieme al suo staff – riuscì a fornire subito la propria convincente versione all’Itia ed evitare una immediata sospensione per positività. Sinner continuò a giocare, fino al comunicato ufficiale del 20 agosto 2024 che sancì la sua assoluzione per “assenza di colpa e negligenza”. Fu una contaminazione involontaria dovuta ai massaggi di Naldi, come sancito dall’International Tennis Integrity Agency (Itia) con una nota ufficiale. Sinner pochi giorni dopo vinse gli Us Open, ma prima sospese e poi licenziò sia Umberto Ferrara sia Giacomo Naldi, fisioterapista che involontariamente contaminò Sinner, di fatti dopandolo se pur in misura veramente ridotta (simpatica la reazione di Sinner in conferenza stampa quando contò gli zeri).

Il licenziamento arrivò dopo pochissimi giorni (il 23 agosto) e Sinner decise di voltare pagina, cambiando tanto nel suo staff con i soli “fedelissimi” Darren Cahill e Simone Vagnozzi rimasti. A settembre poi la decisione di iniziare la collaborazione con Marco Panichi e Ulisses Badio per sostituire proprio Ferrara e Naldi. Nel frattempo arrivò il ricorso della Wada, che ha tenuto la vicenda in sospeso fino a febbraio 2025. L’agenzia anti-doping però ha alla fine accettato la ricostruzione fornita da Sinner, concordando con il tennista una sospensione di soli tre mesi. Quindi il ritorno a Roma, la finale al Roland Garros e la decisione improvvisa di licenziare anche Panichi e Badio immediatamente prima di Wimbledon, dove il numero uno al mondo ha ottenuto una storica vittoria. Adesso, in un momento di relax e di riflessione sul futuro, l’altoatesino ha deciso di richiamare Ferrara ancora nel proprio team.

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