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Gergiev, Vannacci a Cruciani e Parenzo: “Lo farei esibire al Parlamento Ue: meglio Putin di Zelensky”

"Era giusto che espletasse il suo ruolo. Se è bravo, io lo farei esibire anche a Bruxelles", ha detto dal palco dello spettacolo teatrale de "La Zanzara" a Marina di Pietrasanta
Gergiev, Vannacci a Cruciani e Parenzo: “Lo farei esibire al Parlamento Ue: meglio Putin di Zelensky”
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Valerij Gergiev non dirigerà un’orchestra in Italia. Dovrà accontentarsi del coro di voci che all’unisono si sono levate alla notizia dell’annullamento del concerto previsto per domenica 27 luglio alla Reggi di Caserta. Dal governo all’opposizione, le note sono quelle della soddisfazione di chi ha “spiegato, lottato, creduto e vinto”, come ha scritto la dem e vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno. Perché, ha detto il responsabile cultura e innovazione di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, “la cultura deve essere sempre libera ma non può rappresentare uno strumento di mistificazione e propaganda“. Vallo a spiegare a Roberto Vannacci.

Decisamente fuori dal coro, dal palco dello spettacolo teatrale de “La Zanzara” a Marina di Pietrasanta, il vicesegretario ed eurodeputato della Lega ha ribadito che “tra Putin e Zelensky, scelgo Putin. Uno fa il politico da 30 anni, l’altro faceva il comico”. Incalzato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, Vannacci ha aggiunto: “Putin governa con il sostegno dei russi, ci sono sempre state le elezioni. Putin ha ucciso Navalny? Chi lo dice, quando me lo dimostreranno con prove oggettive ci crederò”.

Quanto all’annullamento del concerto di Gergiev, “era giusto che espletasse il suo ruolo, se è bravo, io lo farei esibire anche al Parlamento europeo. Il sequestro dei suoi beni? La Costituzione protegge e promuove la proprietà privata, quindi nessuno deve toccargli niente a Gergiev”. Nei giorni scorsi aveva detto che “stiamo assistendo ad una modalità di razzismo culturale travestito da antifascismo. Gergiev subisce sanzioni perché è un russo che non si è piegato al diktat occidentale“. “Il caso Gergiev è emblematico dell’atteggiamento che la sinistra europea ha adottato in queste regioni del mondo, quasi come un nuovo braccio dell’Inquisizione: Se appartieni ad Afd non puoi lavorare e se sei un artista russo non ti puoi esibire… però finanziamo le Ong che portano clandestini sulle nostre coste”.

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