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Assolta anche in appello Laura Bovoli per il caso della bancarotta Direkta

Bovoli era imputata in qualità di amministratrice della Eventi 6, la società di famiglia dei Renzi, attiva nella distribuzione pubblicitaria
Assolta anche in appello Laura Bovoli per il caso della bancarotta Direkta
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Confermata in appello la sentenza di assoluzione emessa a Cuneo per Laura Bovoli, madre del leader di Italia Viva Matteo Renzi. L’imputata era stata assolta nel 2021 insieme a Paolo Buono e Franco Peretta, mentre altri tre coimputati, Bruno Pagamici, Vincenzo Misiano e Donatella Spada, erano stati condannati. La sentenza con cui i giudici hanno rigettato l’appello contro le tre assoluzioni, proposto dal pm, è arrivata dopo circa due ore di camera di consiglio. Per Pagamici la condanna, confermata, è stata ridotta a due anni e quattro mesi dai precedenti tre anni, otto mesi e quindici giorni. Le accuse nei confronti di Misiano e Spada sono state invece prescritte.

Bovoli era imputata in qualità di amministratrice della Eventi 6, la società di famiglia dei Renzi, attiva nella distribuzione pubblicitaria. I fatti risalgono al 2014 e prendono avvio dal crac di un’azienda, la Direkta di Sant’Albano Stura (Cuneo), che per conto di Eventi 6 curava la distribuzione di depliant pubblicitari in provincia di Cuneo. I volantini, distribuiti per conto di alcune grandi catene di supermercati, venivano consegnati attraverso le cooperative del gruppo Gsi di Giorgio Fossati.

Il procedimento era nato da una denuncia di quest’ultimo, a seguito di crediti accumulati per un milione e 300mila euro nei confronti della Direkta. Per opporsi alle ingiunzioni di pagamento, da lui ritenute spropositate, Provenzano aveva chiesto alla Eventi 6 di produrre note di credito in base alle quali si potessero imputare presunti disservizi alle cooperative, imponendo loro il pagamento di penali e abbattendo così i debiti accumulati con Fossati. Analoga richiesta era stata avanzata al direttore commerciale della Gest Espaces, Paolo Buono, un altro dei principali committenti di Direkta. Oltre a Bovoli e Buono, erano imputati nel processo cuneese i due commercialisti della Direkta, Peretta e Pagamici, e due collaboratori di Provenzano, Misiano e Spada.

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