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Spagna, “25% della crescita del Pil pro-capite si deve ai lavoratori stranieri”. La risposta del governo all’estrema destra

Dopo le violenze xenofobe a Torre Pacheco Pilar Alegría, portavoce del governo, sottolinea il contributo positivo dei migranti all'economia. Il discorso smonta la retorica dell'estrema destra con i dati
Spagna, “25% della crescita del Pil pro-capite si deve ai lavoratori stranieri”. La risposta del governo all’estrema destra
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Il “25% della crescita del Pil pro-capite” in Spagna è “da attribuire al contributo dei lavoratori stranieri“. A dirlo è la portavoce del governo spagnolo e ministra dell’Istruzione Pilar Alegría. Le sue dichiarazioni arrivano dopo un fine settimana di violenze a sfondo xenofobo a Torre Pacheco, nel sud del Paese, alimentate dai discorsi anti-migranti portati avanti dal partito di estrema destra Vox.

Il governo iberico ha deciso di rispondere con dati che evidenziano “la realtà”: “Gli stranieri garantiscono il 10% delle entrate per la nostra Previdenza Sociale, comportando solo l’1% delle spese“, ha detto Alegría. Quanto alla presunta correlazione tra immigrazione e criminalità, la Spagna ha “un tasso di criminalità tra i più bassi al mondo”, il tasso si è ridotto “di 6 punti dal 2011 ad oggi” e i reati vengono “commessi nel 73% dei casi da persone di nazionalità spagnola“.

L’intervento del governo tramite la portavoce si è reso necessario dopo che, tra venerdì e domenica, gruppi di estrema destra si sono riversati nelle strade di Torre Pacheco (Murcia) per vere e proprie ronde razziste nei quartieri abitati da migranti nordafricani. I raid xenofobi si sono verificati in risposta a una presunta aggressione ai danni di un 68enne. Secondo Alegría la vicenda è stata in gran parte condizionata dalle manifestazioni di “odio” verso i migranti “in cui sguazza tutti i giorni un partito politico come Vox con il silenzio complice del Partito Popolare“, il principale partito di centro-destra spagnolo.

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