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Francia, più spese per le armi ma per puntellare i conti potrebbe saltare la Pasquetta (e un’altra festività)

Servono 40 miliardi, nella manovra per il 2026 si valuta anche lo stop a tutte le voci di spesa sociale
Francia, più spese per le armi ma per puntellare i conti potrebbe saltare la Pasquetta (e un’altra festività)
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Il premier francese, François Bayrou, annunciando il suo piano di tagli alla spesa in vista della manovra finanziaria, ha proposto la soppressione di ”due giorni festivi”, citando “come esempi”, il “lunedì di Pasqua” e “l’8 maggio” (la cosiddetta Festa della Vittoria sulla Germania nazista durante la Seconda Guerra mondiale), dicendosi tuttavia “pronto ad accettarne o esaminarne altri”. Bayrou presentato i “grandi orientamenti della manovra 2026”, con uno sforzo da 40 miliardi per risanare le finanze pubbliche della Francia. La manovra si pone l’obiettivo di riportare il deficit al 4,6% del Pil il prossimo anno, contro il 5,8% del 2024. L’Itstituto nazionale di statistica, intanto, ha fatto sapere che il debito pubblico resta intorno ai 3.345 miliardi di euro alla fine del primo trimestre 2025, equivalente al 113,9% del Pil.

I dettagli del bilancio sono scarsi. I media francesi riportano che la maggior parte dei 40 miliardi deriverà da risparmi e dalla soppressione temporanea di alcune agevolazioni fiscali. In ballo c’è anche il congelamento di tutta la spesa sociale per il prossimo anno, osteggiato però sia da destra che da sinistra. Della manovra fa parte anche un progetto di deregolamentazione del mercato del lavoro e misure per aumentare la concorrenza nel commercio. L’unica voce si spesa destinata a salire è quella per le armi. Il presidente Emmanuel Macron intende aumentare di circa 7 miliardi di euro lo sforzo di difesa nel 2026 e nel 2027. Macron vorrebbe che queste spese non venissero finanziate con nuovo debito.

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