Investito da un’auto, è morto Fauja Singh: il maratoneta più anziano del mondo aveva 114 anni. Ma il suo record non gli è mai stato riconosciuto
Fauja Singh, il maratoneta più anziano del mondo, è morto all’età di 114 anni a Beas Pind, suo villaggio natale nella regione del Punjab, nell’India settentrionale, dopo essere stato investito da un’auto mentre passeggiava. Nonostante sia stato prontamente trasportato in ospedale, le gravi ferite alla testa sono state fatali.
Singh, noto come il “Tornado col Turbante”, ha iniziato a correre a 89 anni e ha completato nove maratone tra il 2000 e il 2013. Ex agricoltore, emigrò nel Regno Unito e si dedicò all’atletica per superare il dolore per la morte del figlio. Era tornato in India durante la pandemia. Stupì tutti nel 2000, quando completò la sua prima maratona di Londra in 6 ore e 54 minuti.
Nell’ottobre 2011, ha battuto un record dopo l’altro. Il 13, in una gara a Toronto, ha stabilito otto record mondiali per gli over 95 in gare dai 100 ai 5.000 metri. Tre giorni dopo, Singh è diventato il primo corridore ultracentenario a completare la Maratona di Toronto. Ha completato la corsa in 8 ore, 25 minuti e 16 secondi. Il Guinness dei primati non ha però riconosciuto ufficialmente l’impresa a causa della mancanza di un certificato di nascita del 1911.
Nel 2004, Adidas lo ha scelto per la campagna “Impossible is Nothing”. Fauja è apparso accanto a David Beckham e la sua immagine è stata utilizzata per una pubblicità in alcune riviste, insieme allo slogan.
È stato anche uno dei tedofori della staffetta olimpica ai Giochi di Londra e la sua ultima gara è stata una 10 km a Hong Kong nel 2013, all’età di 101 anni. “Il giorno in cui smetterò di correre sarà il giorno in cui morirò”, ha dichiarato Singh qualche anno fa. E così è stato. Non correva più, ma giornalmente usciva per passeggiare. La leggenda narra che traesse la sua energia e vitalità dalle passeggiate quotidiane nelle campagne indiane e dal consumo regolare di “laddu”, un dolce locale, e di latte cagliato.