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Ultimo aggiornamento: 14:15 del 15 Luglio

Borrelli fa spostare le auto da strisce pedonali e posti per disabili nell’Avellinese: “Aggredito e colpito ripetutamente”

"Avevano parcheggiato selvaggiamente sui marciapiedi, sulle strisce pedonali rialzate e persino sugli stalli riservati ai disabili per andare a consumare in un bar"
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Nuova aggressione contro il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. Dopo un convegno a Santa Lucia di Serino sul tema “Diritti animali e territorio: un dialogo per il futuro”, il deputato è stato aggredito da alcuni cittadini che, denuncia, “avevano parcheggiato selvaggiamente sui marciapiedi, sulle strisce pedonali rialzate e persino sugli stalli riservati ai disabili per andare a consumare in un bar”.

Un agente della scorta di Borrelli, dopo che anche il sindaco del paese nell’Avellinese lo aveva fatto, ha chiesto ai presenti di spostare le auto e loro hanno risposto in maniera furiosa, riconoscendo subito il deputato “aggredendolo, colpendolo, facendogli cadere il cellulare per poi trascinarlo con la forza in un porticato e colpirlo ripetutamente“.

Borrelli ha sporto denuncia ai Carabinieri riportando “traumi alla schiena, al braccio sinistro e alla mano destra”. “Siamo di fronte a una società allo sbando, dove l’illegalità non è solo tollerata, ma spesso rivendicata con violenza. Questi individui non solo avevano parcheggiato in modo arrogante e sugli spazi riservati ai disabili, ma si sono anche rifiutati di spostarsi e hanno reagito con brutale aggressività, come se far valere le proprie ragioni a colpi di pugni fosse un diritto e chi chiede il rispetto elementare delle regole un provocatore – attacca il deputato di Avs – In questo Paese chi rispetta le regole viene isolato, mentre chi le infrange si sente protetto da un clima di omertà e indifferenza. Io non mi fermerò. Nonostante le botte, le minacce, le campagne d’odio quotidiane, continuerò a denunciare e combattere ogni forma di prepotenza. La legalità non può essere solo una parola: deve diventare una pratica quotidiana, e non possiamo più tollerare che chi prova a farla rispettare venga aggredito”.

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