Effetto dazi sui mercati. Il dollaro azzera i guadagni iniziali, deboli le borse. Piazza Affari torna sulla parità
Prime reazioni dei mercati all’annuncio di dazi al 30% dal primo agosto per Unione europea e Messico, arrivato sabato scorso. Niente terremoti, comunque. Il dollaro ha aperto in rialzo su euro ed altre valute, slavo poi azzerare i progressi nel corso della seduta. Un rafforzamento del dollaro è ciò che, in linea teorica, dovrebbe accadere quando si impongono dei dazi ma che finora non era avvenuto a causa della vendita di asset statunitensi da parte degli investitori.
In rialzo le criptovalute, con il bitcoin che supera i 121mila dollari. Qui pesa anche l’attesa per una legislazione statunitense particolarmente favorevole al settore, all’esame del Congresso questa settimana. Si segnala anche un maxi acquisto di bitcoin da parte di SpaceX, società di Elon Musk.
Poco mosso il prezzo dell’oro, a 3,357 dollari l’oncia. Mercati azionari attendisti. Incolori le borse asiatiche, con Tokyo che chiude a – 0,2%, Hong Kong in rialzo dello 0,4%. Le piazze europee aprono con cali più marcati. Milano recupera la parità, con il Ftse mib sostenuto dai bancari, male invece i titoli di aziende esportatrici come Moncler e Brunello Cucinelli tra le peggiori. Francoforte in flessione dello 0,6% e Parigi dello 0,5%. Intorno alla parità Londra. Debole Wall Street, S&P giù dello 0,1% come il Nasdaq. Lieve aumento dei rendimenti dei titoli di Stato dei paesi area euro.