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La prima finale di Sinner a Wimbledon o Djokovic verso il 25° Slam? Lo scontro generazionale infiamma le semifinali

La decima sfida tra l’italiano e il serbo completa il quadro delle semifinali maschili a Londra: 5 le vittorie dell’azzurro, che però non lo ha mai sconfitto all’All England Club
La prima finale di Sinner a Wimbledon o Djokovic verso il 25° Slam? Lo scontro generazionale infiamma le semifinali
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Di nuovo contro, questa volta in semifinale a Wimbledon, il tempio inglese del tennis. Quella tra Jannik Sinner e Novak Djokovic sarà la terza sfida tra i due all’All England Club, la quinta in uno Slam e la decima in totale, uno scontro generazionale che ormai è un classico di questo torneo e di quelli più prestigiosi. L’ultima volta a Londra fu nel 2023 con la vittoria del serbo, mentre l’ultima in uno Slam solo poche settimane fa, al Roland Garros, vinta invece dall’altoatesino.

Due anni dopo si torna a Wimbledon, ma la sceneggiatura è completamente diversa. L’italiano è diventato – dai tempi di Rafa Nadal nel 2009 – il più giovane tennista a raggiungere quattro semifinali Slam consecutive, tutte giocate da numero uno al mondo; il serbo è il secondo tennista sopra i 38 anni ad approdare a questo punto del torneo dopo Ken Rosewall nel 1974. A Londra, però, Sinner non è mai arrivato in finale, mentre Djokovic ha sempre raggiunto l’ultima partita del torneo dal 2018 a oggi. Jannik e Nole sono anche gli unici due tennisti ad aver conquistato almeno la semifinale di tutti gli Slam del 2025.

Un segnale di continuità che li accomuna. Non l’unico, visto che – oggi – sono molto simili tra loro per caratteristiche di gioco e forza mentale. Come confessato proprio da Sinner all’inizio di questo torneo, quando ha parlato del ruolo che ha avuto Djokovic nella sua carriera, migliorata anche grazie ad alcuni consigli ricevuti dal serbo in passato: “È sicuramente la persona a cui mi ispiro di più”, aveva detto l’altoatesino qualche giorno fa. La semifinale sarà anche una sfida tra due sogni: l’italiano cerca il primo titolo in Inghilterra, il serbo invece l’ottavo, che lo porterebbe a diventare il primatista di successi al pari di Roger Federer e a conquistare il 25° trofeo Slam, un record assoluto nel tennis.

I precedenti tra Sinner e Djokovic

Sono nove in totale gli incroci tra Sinner e Djokovic, sempre in partite di un certo spessore e in tornei prestigiosi. Dalla prima volta a Montecarlo nel 2021 all’ultima del Philippe Chatrier in semifinale: quando si affrontano, lo spettacolo è assicurato. Lo dimostra la loro storia da avversari: quella di quest’anno sarà la quinta sfida tra i due in uno Slam, a cui si aggiungono una semifinale della Coppa Davis, due precedenti alle Nitto ATP Finals – di cui una in finale – e due partite nei Master 1000, con un’altra finale a Shanghai nel 2024.

Ad essere in vantaggio negli scontri complessivi è Sinner, che ha superato Djokovic proprio grazie alla vittoria di quest’anno al Roland Garros, sorpassando così il serbo con 5 successi su 9 confronti. Ma le uniche due sfide a Wimbledon finora le ha vinte il serbo: la prima nel 2022 ai quarti, finita al quinto set con l’italiano in vantaggio nei primi due; in semifinale l’anno successivo con minori difficoltà. L’italiano invece si è aggiudicato gli ultimi quattro precedenti: in Coppa Davis, agli Australian Open, in finale a Shanghai e poi al Roland Garros. L’ultimo successo di Djokovic risale alla finale delle Nitto ATP Finals del 2023. La vittoria con tre match point annullati, poche settimane dopo, in Coppa Davis sancì un “sorpasso” che si è poi reiterato nel tempo. Attenzione però: il 38enne ha perso a Wimbledon negli ultimi 7 anni solo contro Carlos Alcaraz, in finale nel 2023 e nel 2024.

Due uomini striscia”

Quella tra Sinner e Djokovic è anche una sfida tra due tennisti molto simili tra loro. Soprattutto nella continuità dei risultati. L’italiano, infatti, è alla quarta semifinale Slam consecutiva e da gennaio 2024 a oggi ha sempre raggiunto almeno i quarti in ogni torneo disputato, ad eccezione di Halle, quest’anno, quando si è arreso agli ottavi contro il kazako Bublik. Risultati impressionanti, soprattutto per un giocatore come Sinner che, alla prima volta da numero uno al mondo, ha detenuto il primato senza mai cederlo per oltre 12 mesi. E lo stesso vale per Djokovic, che in carriera ha collezionato record che difficilmente potranno essere battuti in futuro. Un esempio è la stagione 2015, quando il serbo riuscì nell’impresa di raggiungere 15 finali consecutive, vincere tre Slam (perdendo il quarto in finale), le ATP Finals e sei Master 1000 (più altre due sconfitte in finale). Un traguardo, in piccolo, raggiunto anche da Sinner, che ha giocato la finale agli US Open, agli Australian Open e al Roland Garros una dopo l’altra, perdendo solo quest’ultima. E ora cerca la prima a Wimbledon, che lo porterebbe a diventare il terzo italiano di sempre a raggiungere questo risultato dopo Matteo Berrettini e Jasmine Paolini.

Le parole di Sinner su Djokovic: “Mi ispiro a lui”

Non è un caso, dunque, che lo stesso Sinner abbia ammesso di essersi ispirato a Djokovic: “Abbiamo somiglianze nel modo in cui colpiamo la palla di diritto e di rovescio, lui riesce a variare di più il gioco, mentre forse io sono un po’ più veloce. A livello di costanza di rendimento, forse sì, ci sono alcune somiglianze”, aveva detto il numero uno al mondo, riconoscendo così il paragone, sicuramente non semplice, con uno dei giocatori più forti della storia. “Mi ha dato alcuni consigli per rendere il mio gioco simile al suo, ma mantenendo il mio stile. Djokovic è sicuramente la persona a cui mi ispiro di più”, aveva ammesso. Ora si affronteranno per la decima volta, ma solo uno dei due potrà continuare a inseguire il proprio sogno di vincere Wimbledon.

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