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Avvocato di Cospito segnalato all’ordine per una stretta di mano e due baci. Il legale: “No alla disumanizzazione”

Avvocato di Cospito segnalato all’ordine per una stretta di mano e due baci. Il legale: “No alla disumanizzazione”
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Il direttore del penitenziario di Sassari ha segnalato all’ordiene degli Avvocati Flavio Rossi Albertini, il difensore dell’anarchico Alfredo Cospito. La colpa del legale sarebbe quella di aver salutato il suo assistito, al termine di un colloquio, con una stretta di mano e due baci sulle guance. Fatto che risale al 9 maggio scorso. Cospito è detenuto in regime di 41 bis, ovvero il cosiddetto carcere duro, dopo una condanna a 23 anni per l’attentato (senza vittime) alla scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, del 2 giugno 2006.

“Tenuto conto della caratura criminale dei soggetti ristretti presso il reparto 41 bis di questo istituto ed il significato intrinseco che può avere tale saluto, si chiede di valutare se il comportamento dell’avvocato sia deontologicamente corretto, anche al fine di dare le opportune indicazioni al personale di Polizia Penitenziaria”, si legge nella comunicazione inviata il 5 giugno dal direttore del carcere.

“Verso Alfredo Cospito ho manifestato empatia umana salutandolo con una stretta di mano e con due bacetti sulle guance. Lo saluterò sempre con affetto in quanto non intendo rendermi complice della sua deumanizzazione, delle politiche di annientamento del detenuto”, ribatte l’avvocato Rossi Albertini.

Francesco Petrelli, presidente delle Camere Penali osserva che “Quando anche nella valutazione dei gesti non si ha più attenzione a quelle che sono le radici stesse dell’umanità e al rispetto della dignità dell’uomo vuol dire che si è perso contatto con il valore universale della sofferenza. Mentre da una parte si cerca di restituire umanità ai condannati dall’altra si ritiene invece che la disumanizzazione del detenuto possa era un valore positivo da perseguire. Il Regolamento Rocco del 1930 vietava di rivolgersi al detenuto con il proprio nome, siamo a un passo da quella idea”.

Come segnala il quotidiano Unione Sarda, stessa denuncia toccò un anno fa all’avvocata sassarese, Maria Teresa Pintus anche lei legale di Cospito. Stesso motivo, stesso direttore.

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