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Gang di pedofili in Inghilterra: un rapporto denuncia “negligenze e ritardi”. Starmer annuncia un’inchiesta

Le accuse sono rivolte alle autorità investigative, ma anche politico-amministrative britanniche. L'annuncio di un’inchiesta indipendente nazionale a vasto raggio arriva dopo mesi di sollecitazioni avanzate dalle opposizioni di destra, mai ascoltate
Gang di pedofili in Inghilterra: un rapporto denuncia “negligenze e ritardi”. Starmer annuncia un’inchiesta
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Negligenze e gravi ritardi. È quanto contestato alle autorità investigative, ma anche politico-amministrative britanniche, in un rapporto pubblicato oggi sugli abusi sessuali collettivi compiuti per anni, intorno al 2000, nel nord dell’Inghilterra da parte di gang asiatiche di pedofili.

La posizione di Starmer – Il documento, firmato da Louise Casey, funzionaria governativa esperta di questioni sociali e membro della Camera dei Lord, aggrava l’imbarazzo del governo laburista di Keir Starmer, costretto ad annunciare in extremis l’apertura di un’inchiesta indipendente nazionale a vasto raggio su questo fenomeno. Un cambio di rotta improvviso, proclamato dopo mesi di sollecitazioni avanzate al riguardo dalle opposizioni di destra, tanto dal partito conservatore di Kemi Badenoch quanto dal leader trumpiano di Reform UK Nigel Farage, e mai ascoltate. A queste si sono anche aggiunte le polemiche di Elon Musk che, in una raffica di post su X, ha preso di mira alti esponenti del partito laburista britannico, sostenendo la “profonda complicità” del primo ministro “negli stupri di massa in cambio di voti”. Al tempo, infatti, Starmer era capo della procura della Corona britannica ma, stando a quanto riporta, non avrebbe mai ricevuto quel dossier sul suo tavolo.

Il contenuto del documento – Il rapporto Casey include 12 raccomandazioni che il gabinetto britannico promette oggi in Parlamento di attuare interamente, per mano della ministra dell’Interno, Yvette Cooper: a cominciare dall’impegno a far luce sui sospetti d’inadempienza da parte di qualunque struttura pubblica e da quello di consentire alla polizia la raccolta di dati anche sull’origine etnica dei colpevoli di pedofilia e abusi sessuali di gruppo su minorenni.

I fatti contestati – Gli abusi in questione hanno riguardato negli anni decine di vittime – bambine e ragazzine tutte bianche e provenienti da realtà sociali caratterizzate da abbandono e marginalità – stuprate da gruppi di uomini di etnia pachistana, sfruttate come prostitute-schiave e avviate alla dipendenza da droghe, alcolici, sigarette. Fatti rimasti a lungo coperti non solo grazie a forme di omertà in seno alle comunità locali, ma anche a lacune investigative ed esitazioni attribuite alle autorità politico-amministrative (in zone dominate tradizionalmente dal Labour a livello elettorale) per ragioni di consenso e di adesione al “politically correct“, oltre che per il timore di alimentare un’indistinta ostilità verso i tanti britannici di radici asiatiche.

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