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Ultimo aggiornamento: 9:53 del 10 Giugno

Referendum cittadinanza, i comitati: “Primo passo. Meloni lo ha attaccato perché se la prende con i più deboli, come i bulli”

Magi: "Sicuramente un Referendum su Garlasco avrebbe raggiunto il Quorum"
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“C’è un dato eclatante: a questo Referendum hanno partecipato un numero di cittadini che è superiore a quello che ha legittimato l’attuale governo in carica”. A dichiararlo è Riccardo Magi, segretario di +Europa e promotore del Referendum sulla cittadinanza, durante la conferenza stampa con i giornalisti per commentare il risultato dei quesiti referendari. “Il problema è il quorum e va eliminato – continua Magi – noi porremmo subito a tutte le forze parlamentari una riforma per abrogarlo”.

Una delle motivazioni che, secondo il segretario di +Europa e secondo gli attivisti del Comitato promotore, ha portato al risultato della votazione, è il poco spazio che la stampa, soprattutto il servizio pubblico, ha concesso all’argomento. “Mai come in questo caso c’è stata un’espulsione dalla programmazione Rai. A me è capitato di essere invitato a delle trasmissioni in cui pensavo si parlasse del Referendum ed invece si discuteva del caso Garlasco – continua scherzando Magi – sicuramente un Referendum su Garlasco avrebbe raggiunto il Quorum”.

“Intorno al 2060 gli italiani senza cittadinanza saranno il 40% della popolazione, per avere un cambiamento c’è bisogno di tempo – spiega Sonny Oulmati, vice presidente di Italiani senza cittadinanza – Quello del referendum è stato un primo passo. Il punto è cosa abbiamo intenzione di fare adesso”. “Arrivare a quasi il 30% è una vittoria – dice l’attivista Kwanza Musi Dos Santos – Meloni ha attaccato questo referendum perché le persone direttamente interessate dal quesito, da questa legge ingiusta, non possono esprimere il loro parere votando. Se la prende con i più deboli come i bulli a scuola”.

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